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    Si ferma a 13 la striscia di Errani e Paolini. A Berlino vincono Mihalikova e Nicholls

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    Sara e Jasmine vanno avanti di un set e un break nella finale, ma subiscono il ritorno delle avversarie che le battono al super tie break. Si interrompe la sequenza di vittorie consecutive inaugurata a Roma dalle azzurre

    T. Mihalikova/O. Nicholls b. [1] S. Errani/J.Paolini 4- 6 6-2 10-6

    Per la legge dei grandi numeri lo stop alla folle corsa di Sara Errani e Jasmine Paolini sarebbe dovuto prima o poi arrivare. Il destino ha deciso che il giorno giusto fosse oggi, lo scenario quello del campo centrale di Berlino, le avversarie ancora digiune di titoli in coppia ma insomma, meglio nella capitale tedesca che ai Championships, dovendo proprio scegliere.

    La voluminosissima striscia di vittorie consecutive messe insieme da Sara e Jasmine si è dunque interrotta a 13, il numero naturale che solletica scaramanzie di opposto segno in tutto il mondo. Le coppia italiana, numero uno nella Race, aveva inaugurato la vendemmia al Foro Italico e l’aveva prolungata fino a Parigi, dov’era arrivato il primo Slam di coppia. A Berlino, altre tre vittorie e un pass senza giocare la semifinale per gli ennesimi guai alla schiena occorsi a Paula Badosa, oltre ai netti favori del pronostico in vista della finale che non sempre, e anche per fortuna, vengono rispettati.

    Però si era messa bene, e quindi un po’ dispiace. Errani e Paolini hanno vinto il primo set emergendo sane e salve da un trittico di break e contro break verso la fine della frazione: prima ha perso il servizio Olivia Nicholls, nel settimo gioco, ma Errani ha subito restituito il favore. Ci ha però pensato Mihaliokova a cucinare la frittata, buttando lì un doppio fallo e uno smash alle stelle che hanno consentito a Paolini di servire fruttuosamente per il primo set.

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    Nel secondo le azzurre hanno strappato il servizio alle rivali nel primo game lasciando presagire ai più l’ennesimo trionfo, e invece la luce si è spenta all’imprrovviso: con un parziale di cinque game a uno Nicholls e Mihalikova hanno pareggiato i conti, demandando qualsiasi decisione alla lotteria del supertiebreak. E proprio al supertiebreak, sul sei pari, le azzurre sono state vittime, ma anche un po’ protagoniste, di un nuovo blackout. Stavolta il parziale a favore della coppia ceco-britannica è stato di quattro punti a zero, più che sufficiente a consentire loro di condurre in porto la partita, e insieme a essa il torneo.

    Un titolo meritato, per Nicholls e Mihalikova, considerate le avversarie battute per via dai quarti in poi: prima le teste di serie numero due Kichenok/Routliffe, poi le numero quattro Muhammad e Schuurs, infine la coppia regina della Race: giusto che il trofeo l’abbiano sollevato loro.

    Peccato per il risultato, ma siamo lo stesso contente del torneo che abbiamo disputato,” hanno detto sostanzialmente in coro Errani e Paolini le quali, al solito signorilmente, hanno inteso fare sinceri complimenti alle rivali: “Sull’erba giocate veramente bene“. Anche Sara e Jasmine si sono difese discretamente, verrebbe da dire. A Wimbledon si potrebbe quasi pensare di ambire a qualcosa di rilevante (sono autorizzati tutti gli scongiuri del caso).

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