Secondo titolo in carriera per la testa di serie numero uno, che non lascia nemmeno un game a Emiliana Arango. Dal 2000 in poi, per la quinta volta una finale del circuito femminile si chiude con un doppio 6-0
[1] E. Navarro b. [Q] E. Arango 6-0 6-0
Emma Navarro ha infiocchettato una settimana da dominatrice nello Yucatan infliggendo nell’ultimo atto un terrificante doppio 6-0 a Emiliana Arango, che nella specifica fattispecie il tragico gergo in uso nel giornalismo sportivo imporrebbe di definire malcapitata. Navarro, testa di serie numero uno in gara, ha onorato il suo alto grado veleggiando fino al titolo senza mai avere un attimo di esitazione: nelle quattro partite giocate per arrivare a indossare il grazioso sombrero che gli organizzatori messicani sempre tengono a regalare a vincitrici e vincitori, la giocatrice da New York City ha concesso in una sola occasione più di tre game in un set, nella prima frazione dell’incontro di ottavi contro la campionessa uscente Zeynep Sonmez, vinta 6-4.
A partire dall’inizio del nuovo secolo, si tratta della quinta occasione in cui una finale del circuito WTA si conclude con un doppio bagel. L’ultima volta la circostanza si era verificata agli Internazionali d’Italia del 2021, quando Iga Swiatek aveva vinto per la prima volta a Roma senza lasciare nemmeno un game nell’ultimo atto a Karolina Pliskova. Gli altri tre precedenti si erano concretizzati nelle finali di Quebec City 2006, Sydney 2013 e Bucarest 2016, con i duplici seizero rifilati da Marion Bartoli, Agnieszka Radwanska e Simona Halep rispettivamente a Olga Puchkova, Dominika Cibulkova e Anastasija Sevastova.
Emma Navarro ha dunque impiegato appena cinquantacinque minuti per sollevare il secondo trofeo della carriera dopo quello vinto nel gennaio del 2024 a Hobart, dove aveva giocato anche la sua ultima finale. Navarro, che per la prima volta in vita sua ha affrontato un torneo da prima testa di serie, negli ultimi quindici mesi non è comunque stata a guardare, fortificando il suo status di stella del circuito con due quarti e una semi negli ultimi tre Slam giocati.
Arango, costretta a chiudere in modo traumatico una striscia di undici successi consecutivi inaugurata dal 125 vinto a Cancun due settimane fa e proseguita fino a questa finale raggiunta partendo dalle qualificazioni, potrà comunque consolarsi con un gran premio, se il notevolissimo risultato colto in un torneo di pregio non fosse sufficiente: la ventiquattrenne colombiana ha infatti scalato la bellezza di cinquantatré posizioni nel ranking, e da oggi è accomodata alla piazza numero ottanta, che ovviamente significa best ranking.