L’ex calciatore parla del suo rapporto con il tennis e accusa la Federazione Internazionale di frenare l’evoluzione dello sport

Il celebre ex calciatore Gerard Piqué è stato il primo ospite di Bajo los Palos, il nuovo podcast di Iker Casillas in cui le conversazioni spaziano oltre il calcio. Durante l’intervista, Piqué ha parlato anche di tennis, uno sport che lo ha visto coinvolto in prima persona con l’organizzazione della Coppa Davis, grazie alla partnership tra la sua società Kosmos e la Federazione Internazionale del Tennis (ITF). Come vi avevamo raccontato (clicca QUI per leggere l’articolo), dopo oltre quattro anni, questo rapporto si è interrotto, lasciando Piqué con un’amara riflessione sul futuro della disciplina.

L’ex difensore del Barcellona non ha risparmiato critiche all’ITF, accusandola di essere un ostacolo al rinnovamento del tennis e di soffocare l’interesse del pubblico:

“Perché si serve due volte nel tennis? Provate a pensare: sono 30 secondi in più, il ragazzo palleggia per 30 secondi prima di servire la palla. La gente non vuole vedere questo, vuole vedere il punto. Nessuno vuole assistere a un game di cinque minuti in cui si ripete continuamente ‘parità – vantaggio, parità – vantaggio’.”

Piqué ha poi ricordato le difficoltà incontrate nel tentativo di modernizzare la Coppa Davis:

“Abbiamo cercato di cambiare alcune regole, ma non c’è stato modo. La ITF non vuole modificare nulla. Dopo questa esperienza, cosa mi sono detto? Mi creo la mia competizione con le regole che credo funzionino. Il problema è che nelle federazioni ci sono persone che hanno paura del cambiamento.”

Secondo Piqué, il tennis sta perdendo terreno rispetto ad altre discipline come il padel e il pickleball, in particolare negli Stati Uniti:

“Tutte le statistiche dicono che sempre meno persone giocano a tennis, mentre il padel e il pickleball stanno crescendo. Perché? Per molte ragioni. Nei club, su un campo da tennis ci stanno due campi da padel. Inoltre, il padel è più divertente anche se non hai lo stesso livello dell’avversario, mentre nel tennis questo diventa un problema.”

Infine, l’ex calciatore ha sottolineato la necessità di un’evoluzione graduale delle regole per mantenere vivo l’interesse del pubblico:

“Se non trovi un modo per riportare l’entusiasmo, perderai spettatori poco a poco. L’unica soluzione non è rimanere ancorati alle regole, ma adattarle al ritmo con cui tutto il resto sta cambiando. Non parlo di rivoluzioni, ma di piccoli aggiustamenti necessari per non restare indietro.”