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    TennisTalker MagazineCuriositàVolandri a Supertennis: riflessioni sulla Davis Cup ed elogio a Sinner
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    Volandri a Supertennis: riflessioni sulla Davis Cup ed elogio a Sinner

    Il capitano della nazionale, ospite della rubrica Tennis Talk, dice la sua sulle partite di Davis Cup di febbraio e ringrazia di avere a disposizione tanti giocatori di livello

    Filippo Volandri, capitano della nazionale italiana, ha recentemente partecipato in due occasioni a “Tennis Talk”, rubrica di approfondimento in onda sul canale tematico della Federazione: nella prima, subito dopo la finale dell’Australian Open, Volandri ha parlato della strepitosa prestazione di Sinner, sottolineando come l’altoatesino sia riuscito a incidere sui punti deboli di Zverev per tutta la partita, tatticamente giocata alla perfezione.

    Nella seconda, ha parlato della Coppa Davis, soffermandosi sulla difficoltà che alcune squadre potrebbero affrontare, dato anche il fatto che molti dei big arriveranno stanchi e alcuni non parteciperanno nemmeno, tra i quali Novak Djokovic, che salterà la sfida contro la Danimarca di Holger Rune. Il capitano della squadra azzurra ha affermato che anche la Spagna potrebbe avere difficoltà contro la Svizzera, avversario da non sottovalutare assolutamente, perché potrebbe nascondere insidie non indifferenti sul veloce in casa.

    Tra le altre cose, Volandri ha espresso la sua gratitudine per avere una squadra così allargata, che gli consente di poter scegliere di volta in volta tra tanti ottimi giocatori: “Dovessi alternarli tra loro – ha detto -, non andrei a variare l’alto livello dimostrato dal nostro team in più occasioni“, affermando altresì che non è sicuro del fatto che l’Italia avrebbe potuto vincere la Davis due volte consecutivamente senza una rosa così profonda.

    Nargiso e Volandri: alcune parole su Sinner: “Jannik rende il complicato molto semplice”.

    Fa apparire normale tutto quello che è totalmente anormale” ha detto Diego Nargiso, parlando del fatto che Jannik non sbagli mai atteggiamento nelle difficoltà che di volta in volta si trova a dover superare. “Ha un modo tutto suo di trasformare positivamente le difficoltà in sfide, divertendosi“. Nargiso e Volandri hanno proseguito parlando di come Jannik faccia sembrare facili cose tanto complicate agli occhi del pubblico, insistendo sul lato umano del giocatore e prendendo a esempio le situazioni post-partita durante le interviste, come il messaggio d’affetto verso la zia Margith dopo la finale degli US Open. “Jannik è un ragazzo di 23 anni come gli altri, però con un talento e una dedizione al lavoro smisurati“, hanno concluso.

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