“A sei anni mi dissero che non ero portata per il tennis”
Oksana Selekhmeteva è la nuova campionessa dell’ATV Tennis Open. La ventunenne di Kamenka si è aggiudicata per 6-1 7-6(3) l’attesa finale contro la macedone Lina Gjorcheska.
Due settimane dopo la finale a Montpellier, Selekhmeteva ha conquistato il terzo titolo da professionista della sua carriera nel torneo WTA 75 giocato nel Circolo Antico Tiro a Volo di Roma.
Approdata nella capitale da numero 415 del mondo, la russa ha guadagnato 144 posizioni e sale alla piazza numero 255 del ranking WTA.
Questo successo è un toccasana per l’ex numero 138 del mondo, recentemente tornata da un grave infortunio alla spalla sinistra.
Un primo set impeccabile e un’ottima gestione dei momenti cruciali del secondo le hanno permesso di vincere 6-1 7-6(3) la sfida contro Lina Gjorcheska.
“Quando conquisto un titolo provo sempre grande entusiasmo perché capisco che lavoro e mi alleno per momenti così. I primi istanti dopo la vittoria fai quasi fatica a crederci. Tanti vedono solo la finale, ma quello che ho fatto si costruisce nell’arco di tutta la settimana e non solo”.
Dopo una carriera junior costellata dal best ranking under 18 di numero 6, nonché dalla partecipazione agli Slam e all’Olimpiade giovanile, Oksana era stata capace di spingersi in tempi celeri alla posizione numero 138 della classifica mondiale.
Lo scorso anno è poi arrivato un grave infortunio alla spalla sinistra che l’ha tenuta ai box per dieci mesi.
“Non ho mai avuto un infortunio così grave ed è stata un’esperienza orribile. Può succedere e lo sai, ma affrontare il tutto con positività non è facile. Devi riuscire a crederci in ogni momento, anche quando sei abbattuta”.
Nata a Kamenka, la tennista classe 2003 già a tre anni si è trasferita a Mosca. Poi a quindici anni il trasferimento a Barcellona, dove si allena tuttora presso la TEC Carles Ferrer Salat.
Durante la premiazione Selekhmeteva ha parlato di ambiente e pace nel mondo, temi a lei cari: “A sei anni un maestro di tennis mi disse che non ero portata. Ho provato a cantare e ballare ma poi ho scelto il tennis. Il mio impegno sociale? Alla TEC ho iniziato ad interessarmi ai grandi temi del mondo e vogliamo rendere il nostro pianeta un posto migliore. Ciò che sta accadendo nella nostra società richiede delle accortezze per costruire un mondo migliore e più sostenibile. Noi atleti dobbiamo cogliere ogni occasione per farci sentire”.
Alla premiazione hanno partecipato il direttore del torneo, Adriano Albanesi, il consigliere allo sport e membro del comitato organizzatore, Giuseppe Centro e il presidente del Circolo Antico Tiro a Volo, Giorgio Averni.
(Fonte: Ufficio Stampa ATV Tennis Open)