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    Perché Sinner piace (e ci piace) così tanto

    Le dichiarazioni di Sinner durante la conferenza stampa presso la sede della FITP

    Appena tornato dall’Australia, Jannik Sinner è stato catapultato in mondo tutto nuovo per chi è solitamente abituato a vivere in pantaloncini corti e con una racchetta in mano.

    Ha incontrato il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani che gli ha conferito la nomina di Ambasciatore dello Sport per l’Italia, si è sottoposto alle domande dei giornalisti presso la nuova sede della FITP e oggi si recherà al Quirinale per incontrare il Presidente Sergio Mattarella insieme alla squadra di Coppa Davis vincitrice del trofeo 2023.

    Sorridente, disponibile, elegante ed educato, noi di TennisTalker l’abbiamo incontrato durante la conferenza stampa di ieri e abbiamo potuto così capire qualcosa di più del perché la Sinner-mania stia dilagando… meritatamente!

    Seduto accanto al Presidente della FITP Angelo Binaghi, rispondendo alle domande dei giornalisti, ha scherzato, ha riflettuto, ha avuto una parola buona per tutti e non ha detto quello che sapeva di non poter dire.

    Ecco alcune delle sue dichiarazioni.

    Ricordiamoci che non c’è solo un torneo durante l’anno. Adesso ho fatto bene, ma si può anche fare male. L’anno scorso ho fatto tanta palestra per cercare di migliorarmi fisicamente e credo di aver lavorato bene anche dal punto di vista mentale. Ma ho già scritto al mio Team che, finiti questi tre giorni a Roma, dobbiamo ricominciare subito con gli allenamenti.

    Simone (Ndr: Vagnozzi) e Cahill lavorano molto bene insieme. Nessuno è invasivo verso l’altro, sono due persone umili e si ascoltano a vicenda. Cahill mi aiuta soprattutto a gestire le partite importanti, ha una grande esperienza dei tornei Slam, e con Simone lavoro principalmente sulla tecnica e la tattica.

    Non abbiamo ancora parlato dei miei prossimi obiettivi. L’anno scorso volevo raggiungere le ATP Finals e ci sono riuscito. Per quest’anno sicuramente devo pensare agli Slam, bhe il primo è andato bene… ma ce ne sono ancora tre!

    La pressione? E’ un privilegio averla.

    Roma 31 Gennaio 2024 La prima conferenza stampa in Italia di Jannik Sinner con il Presidente della FITP Angelo Binaghi dopo il trionfo agli Australian Open Foto Giampiero Sposito

    Una giornalista gli pone una domanda in tedesco e Sinner si improvvisa traduttore per tutti dicendo:

    Spero di riuscirci, era una domanda molto lunga!

    Vorrei andare a Sesto a trovare i miei genitori, ma probabilmente questo non è il momento giusto. C’è stato un bruttissimo incidente che ha coinvolto una famiglia. Sono morti la madre e due figli. Il padre sta accudendo il terzo figlio in ospedale. Non mi sembra il caso di festeggiare in questo momento, bisogna rispettare il lutto del paese.

    I miei genitori sono contenti per me, ma hanno anche il disagio di avere tutti i giorni un sacco di gente fuori della porta di casa. Da questo punto di vista ho fatto un po’ di casino.

    La mia vita è fatta di “situazioni”. Quando ho lasciato il mio ex allenatore (Ndr: Piatti) ho sentito che quello era il momento giusto. Magari se fossi rimasto con lui adesso sarei numero 1, non possiamo saperlo, ma in quel momento nella mia testa avevo un “però” e ho fatto una scelta. Il mio Team non deve necessariamente essere il più forte di tutti, ma l’importante è che le persone si capiscano fra di loro e che siano in sintonia.

    No, non andrò a Sanremo. Farò il tifo da casa!

    Alla domanda: “Quale ritieni sia la tua principale qualità” non è sicuro della risposta e ci pensa un po’. Infine dice:

    Forse è il fatto che lavoro molto, più di altri. Credo che la professionalità sia una qualità.

    Finalmente quest’anno giocherò alle Olimpiadi. Sono un evento importante che si disputa solo una volta ogni 4 anni. Inoltre lì ci saranno i migliori atleti del mondo di tutte le discipline e forse potrò imparare qualcosa anche da loro.

    (Ndr: il CONI sta valutando se nominare Sinner portabandiera dell’Italia.)

    Alex (Ndr: Vittur, amico e manager di Sinner) è la persona che mi conosce meglio e con la quale mi confido di più. Ci conosciamo da quando avevo 13 anni, devo ringraziarlo per molte cose. Ma lui vuole che si parli poco di lui e quindi non dico di più.

    Non mi piacciono i social perché non sono la realtà. Li uso pochissimo e sto meglio così. Ai ragazzi dico, state attenti perché quello che postano sui social può non essere vero. Vedete una foto di qualcuno sorridente e magari cinque minuti prima stava piangendo. Non sono la verità.

    A volte leggo e a volte no, ma quando parto ho sempre un libro in valigia.

    Ho scelto il tennis e non lo sci perché sugli sci se fai un errore sei fuori, nel tennis invece non è così, c’è sempre la possibilità di rimediare. Ogni tanto mi sento con Alberto Tomba e mi piacerebbe una volta sciare insieme a lui.

    Sono contento che stiano aumentando il numero di persone che giocano a tennis. E’ uno sport che puoi praticare anche più avanti negli anni e sono sufficienti una racchetta e delle palline. Allenatevi, divertitevi e sorridete!

    Roma 31 Gennaio 2024 Jannik Sinner al Colosseo durante il photo shooting con il Trofeo degli Australian Open Foto Giampiero Sposito

    Grazie Jannik!

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