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    Trofeo FAIP-Perrel: non ci sarà nessun italiano in semifinale

    Fognini sconfitto da Nakashima

    Non ci saranno italiani in semifinale. Le ultime speranze erano affidate a Fabio Fognini, beniamino indiscusso del pubblico durante tutta la settimana, ma l’ostacolo rappresentato da Brandon Nakashima si è rivelato troppo ostico.

    Un po’ la qualità dell’avversario (il cui valore non rappresenta in alcun modo la classifica attuale), un po’ una condizione fisica deficitaria (qualche linea di febbre e la stanchezza dopo la maratona di ieri) hanno sancito il 6-1 7-5 che spinge l’americano in semifinale.

    C’era grande attesa, ma sin dall’inizio Nakashima è parso più in palla. I suoi colpi erano più pesanti e, soprattutto, più profondi di quelli di Fognini, che in alcuni frangenti si è fatto prendere dal nervosismo.

    Simpatica scena dopo il matchpoint, con Davide Sanguinetti (coach di Nakashima) che è andato a salutare Flavia Pennetta. La moglie di Fognini ha finto di essere arrabbiata, poi tra i due c’è stato un sincero abbraccio. 

    Flavia Pennetta in tribuna @Roberta Corradin

    Per ritrovare un vincitore italiano a Bergamo, dunque, bisognerà aspettare almeno un altro anno. L’ultimo a sollevare il trofeo è stato Jannik Sinner nel 2019.

    Ma la tradizione vuole che Bergamo sia un trampolino di lancio per futuri fenomeni. L’indiziato sembra essere Mark Lajal, 20 anni, numero 217 ATP che da qualche anno è entrato nell’orbita di Patrick Mouratoglou.

    Si è imposto 6-7 6-4 6-4 contro Pierre-Hugues Herbert nel replay di un match giocato quattro giorni prima, sullo stesso campo, nelle qualificazioni.

    Lunedì si era imposto il francese, mentre stavolta la freschezza di Lajal ha fatto la differenza. “Partita molto dura, qualche giorno fa avevo perso contro lo stesso giocatore – racconta – è stato un match speciale, sono stato più bravo in risposta e nei punti importanti rispetto a lunedì. Cosa ho imparato da allora? Beh, ho parlato con il mio coach (Thomas le Boulch, ndr), abbiamo analizzato la partita e abbiamo individuato quello che potevo fare meglio e provare a correggermi. Ma avevo tanta fiducia perché avevo giocato bene nei turni precedenti, pur sapendo che sarebbe stata dura perché lui serve alla grande. Ero pronto a sistemare i miei errori e credo di averlo fatto bene”.

    Mark Lajal @Roberta Corradin

    Soprattutto nel terzo set, quando un break al quinto gioco gli è stato sufficiente per poi raggiungere la terza semifinale stagionale dopo Cuernavaca e Little Rock (negli States aveva poi vinto il titolo).

    Questo ragazzo biondo coi capelli rasta (li porta così da quando era un bambino: iniziò per imitare la sorella) ha un passato da aspirante motociclista: papà Mart è stato un campione di motocross e sin da piccolo lo aveva messo in sella, al punto che fu intervistato quando era un bambino di 4 anni e disse che avrebbe fatto “senza ombra di dubbio” il pilota.

    Ma mamma Merilyn non era entusiasta, così lo portò su un campo da tennis. Momento cruciale, visto che a nove anni di età ha scelto di dedicarsi esclusivamente alla racchetta.

    Per fare il passetto in più dovrà battere David Goffin: il belga, ex numero 7 del mondo, ha vinto un match che soltanto lo scorso anno era stato la finale di un torneo ATP, a Marrakech.

    Stavolta contro Alex Molcan gli sono bastati due set per approdare alla Final Four bergamasca.

    David Goffin @Roberta Corradin

    Un 7-5 6-2 con un momento di difficoltà sul finire del primo set, quando ha chiesto l’intervento del fisioterapista per un problema ai muscoli addominali. “Ero un po’ preoccupato, non mi sono sentito di servire al 100% e ho scelto di alzare la percentuale di prime palle. Però stavo giocando bene da fondocampo, quindi ho scelto di andare avanti. Tra l’altro, da allora non ho più perso il servizio. Sono molto contento di come sto sentendo la palla”.

    Sia pur aiutato da un Molcan troppo falloso, ha ampiamente meritato il successo ed è atteso da uno scontro generazionale, visto che Lajal ha tredici anni meno di lui.

    Fino a 2-3 settimane fa non lo conoscevo, poi l’ho visto in azione al mio torneo di casa, ad Anversa, in cui ha giocato alla pari contro Fils. Inoltre ho dato un’occhiata al suo match contro il mio amico Pierre-Hugues Herbert ed è stato molto solido. Si muove bene, colpisce bene, sarà dura come sempre”.

    Da parte sua, Goffin ribadisce che il suo obiettivo principale è tornare tra i top-100 entro fine anno, in modo da poter giocare l’Australian Open (ci riuscirebbe già lunedì, a patto di vincere il torneo), dopodiché “Tornare a giocare con continuità i tornei ATP 250 e 500, senza guardare troppo la classifica. Se mantengo il livello espresso in questi giorni direi che ci sono ottime speranze di farcela”.

    La sua speranza immediata, così come del pubblico di Bergamo, è che il dolorino all’addome non sia niente di grave e possa offrire un gran match contro Lajal. Le premesse ci sono tutte.

    A contendersi quindi il Trofeo FAIP-Perrel presented by Banca Intesa saranno Mark Lajal, David Goffin e i protagonisti della seconda semifinale, Brandon Nakashima e Jack Draper.

    A dodici mesi di distanza ci sarà il replay della battaglia alle Next Gen Finals 2022. All’Allianz Cloud di Milano fu lotta, chiusa soltanto al tie-break del quinto set, con successo dell’americano (che poi avrebbe vinto il torneo). 

    Si ritroveranno al Centro Sportivo Italcementi, di nuovo in semifinale, stavolta con punti ATP in palio.

    A definire l’accoppiamento è stato il facile successo di Draper nel derby britannico contro Billy Harris, una curiosa sfida tra nobiltà e proletariato tennistico.

    Da una parte un ragazzo molto pubblicizzato (nonché figlio dell’ex numero 1 della sua federazione), seguito da IMG sin da quando era un junior; dall’altra, un giocatore che sta emergendo a quasi 29 anni, dopo una vita trascorsa tra gli stenti dei tornei minori.

    La favola di Harris è terminata contro la concretezza di Draper, il cui stato di forma è impressionante, evidenziato da un dritto fulminante (già noto) e un rovescio con il quale non va mai in difficoltà: 6-2 6-3 in un’ora e ventidue minuti  

    Per le ultime due giornate, l’ingresso all’Italcementi costa 15 euro (10 il ridotto per gli Under 14). Il programma scatterà alle 16.30 con Nakashima-Draper, poi alle 18.30 ci sarà Goffin-Lajal. A chiudere, la finale del doppio con in campo sempre Nakashima.

    TROFEO FAIP-PERREL BERGAMO (73.000€, Ecoplast)

    Quarti di Finale Singolare

    Mark Lajal (EST) b. Pierre-Hugues Herbert (FRA) 6-7(5) 6-4 6-4
    David Goffin (BEL) b. Alex Molcan (SVK) 7-5 6-2
    Brandon Nakashima (USA) b. Fabio Fognini (ITA) 6-1 7-5
    Jack Draper (GBR) b. Billy Harris (GBR) 6-2 6-3

    Semifinali Doppio
    Francisco Cabral / Henry Patten (POR-GBR) b. Sander Arends / Miguel Angel Reyes-Varela (NED-MEX) 6-3 6-7(5) 10-5
    Brandon Nakashima / Evan King (USA-USA) b. Theo Arribage / Luca Sanchez (FRA-FRA) 7-6(5) 3-6 10-7

    (Fonte: Ufficio Stampa Trofeo FAIP-Perrel)

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