Nella finale di seconda categoria, alla XXIV edizione del torneo, accostato al 1° Memorial Enzo Petracco, non sono mancati momenti traboccanti di determinazione e vitalità, armonizzati da sprazzi di eccellente tennis
Tocca alla “Seibessi family”mettere in pista il ricorrente torneo, che tiene alto il gonfalone organizzativo dell’attivo sodalizio goriziano, manifestazione portata nuovamente a compimento pur districandosi su alcune insorgenti difficoltà strutturali del complesso.
L’assegnazione degli scudetti ha il preambolo nella reiterata sfida dei quarta categoria tra il 4.1 Davide Abrami portacolori del Circolo Ferriera di Servola e il 4.2 Mauro Furlan del Tc Borgo Lauro.
La netta affermazione del primo per 6-1 6-4, placa il suo rincrescimento per la sconfitta subita due settimane prima sui campi di casa in quel di Muggia.
Per il primato tra i terza categoria ha il dolce sapore della rivalsa anche l’affermazione del 17enne 3.2 Giacomo Taddia sul 3.1 rivale Graziano Battello. Il computo degli scontri tra i due segnala nel 2022 un consuntivo favorevole al maturo e fiero giocatore del Tennis Ronchi, ma un anno dopo la crescita del teenager del Tc Martignacco diventa tumultuosa, a consuntivo degli appropriati allenamenti e delle continue iniezioni di esperienza nei tornei, senza contare il progressivo consolidamento fisico.
Così il punteggio per 6-1 6-2 a favore di Taddia diventa spietato per la consapevolezza agonistica di Battello che adduce la colpa della pesante sconfitta alla “giornataccia” nei propri turni di servizio.
In parte la sua colorita disamina è reale per l’inconsueta indigestione dei doppi falli, ma non si possono dimenticare i passanti precisi del suo avversario colti durante i suoi viaggi verso rete senza bagagli adeguati di preparazione, come il ricorrente sballo nel contenere le diagonali strette del ragazzo. Tutti cedimenti che alla fine incidono sullo score e gratificano la rapidità negli spostamenti, la precisione nel palleggio e l’attento contenimento dei rischi del giovane contendente.
Il tabellone finale di seconda vede in semifinale il 2.4 trevigiano Carlo De Nardi, primo del seeding, costretto a ricorrere al super tie-break (6-7 6-4 10-6) per uscire in rimonta dalla stretta dell’intramontabile 2.8 Alessandro Bernardini, mentre dalla parte opposta della lista, nello stesso turno, il 2.7 gradese Matteo Turci spegne per 6-2 6-3 il sogno arrembante di Giacomo Taddia, qualificato capace di eliminare nei due tempi precedenti il 2.8 Brandon Loglio.
Alla resa dei conti conclusiva, equilibrio nei primissimi game fino al break cruciale conquistato da De Nardi nel sesto gioco, prevalenza ottenuta soprattutto grazie a filanti soluzioni di dritto ed a prime di servizio molto incisive, pressione che Turci ancora non pienamente entrato in partita fatica a contenere, al punto di vedere l’avversario galoppare nei vincenti ed appropriarsi con merito della prima fase per 6-3.
Nel secondo tempo il match cambia rotta. Turci abbandona la tattica sparagnina costellata da una ragnatela di prevalenti variazioni in slice, in chop e da palle difensive in spin. Forte del suo atletismo incomincia a spingere dal fondo, inventa precisi lungolinea ed intervalla le profonde traiettorie con improvvise discese a rete: insomma un forcing tosto che un po’ disorienta il pur sempre pericoloso De Nardi.
L’incontro diventa più bilanciato ed il punteggio per il gradese lo vede marciare in testa e diventare stoico nel difendere la preminenza negli interminabili ed avvincenti vantaggi dal nono all’undicesimo game. Un proficuo muro mentale, sofferto dall’attonito rivale, che gli dispiega la vittoria del secondo set per 7-5.
Si arriva al super tie-break che il ritrovato giocatore del Park Tennis della Marca approccia in modo deciso, spingendo in sicurezza con il dritto letale e con esplosive conclusioni in avanzamento. Nella battaglia di pallate e di tennis d’assalto sale fino al 9 a 6, costruendosi 3 match point. Sul baratro della sconfitta l’indomabile Turci estrae dal cilindro della grinta famigliare quattro successivi punti che gli consentono di modellare un insperato match point.
Dura poco l’ebbrezza di un traguardo davvero a portata di mano perché il trevigiano in un sussulto di lucidità recupera velocità esecutiva e costringe agli errori l’esausto Matteo, suggellando la gara con il tombale 12 a 10.
Un’altalena di emozioni che ha lasciato avvinto il pubblico il quale non risparmia prolungati applausi ai due acerrimi combattenti.
Finale incandescente e condotta di gara esemplare i temi introdotti alle premiazioni condotte dal presidente del club Marco Seibessi, dirigente che non dimentica il contributo fattivo alla riuscita dell’evento del giudice arbitro Monica Fontana, del figlio Nicola, del direttore del torneo Gianfranco Trevisi e per l’occasione, del giudice di sedia Diego Vegetti.
Staff e dirigenza ripetutamente lodati nel loro insieme dal consigliere Fitp Michele Comuzzi e dagli assessori del Comune di Ronchi, per lo Sport Alessandro Bassi e per il Commercio Gianpaolo Martinelli, nonché dal consigliere comunale Nicola De Benedittis.