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    Al Tc Carlino tripudio targato Mazzucchelli e Marfia

    Davanti ad un nutrito pubblico i due combined di seconda categoria sigillano la conclusione della lunga giornata d’incontri, progredita tra mille entusiasmi ed emozioni

    Emozioni alimentate da compiacimento e orgoglio che abbracciano alle premiazioni, per un fuggevole attimo, anche Daniele Versolatto, eclettico numero uno del circolo della Bassa friulana, davanti ad un significativo schieramento di autorità politiche (comunali e regionali) e sportive (Fitp) a far da corona alla vedova di Zanutta Andrea, Marisa Tonizzo, presente al Memorial che scandisce la sesta riuscita edizione.

    La consistente agenda del giudice di gara Adriano Qualizza, assistito da Aurelio Occhipinti, Adriano Biasolo e Leonardo Sabot, contempla ben 218 candidature distribuite nei vari ambiti competitivi fino a contrassegnare un totale di 7 tabelloni femminili e di 10 liste maschili.

    Partendo dalle finali delle gonnelle, da segnalare nell’avvincente gara di doppio la sofferta affermazione per 6-4 7-6 del duo “tutto famiglia” composto da Anna e Giulia Peres della società tarcentina Modus sul tandem “babies”del Nova Palma, interpretato da Margherita Losco e Sofia Ferraris. Particolare a conferma dell’equilibrio espresso in campo la classifica a specchio delle due compagini, entrambe con le giocatrici piazzate al ranking di 2.7 e 3.3.

    Nelle chiusure di categoria di 4^, la palmarina Elisa Salmieri cede per 6-4 6-2 alla più giovane carlinese, la mobile Sara Zabeo. Mentre tra le ragazze di 3^ la 14enne Losco Margherita del Tc Nova Palma si erge fin dall’inizio come dominatrice nella disputa contro la generosa rappresentante di casa Alice Troian, superata con un doppio 6-2.

    Ed a proposito di palpiti emotivi da ricordare l’entusiasmante braccio di ferro nella gara del doppio misto tra un esperto duo, costituito dal 2.8 Loglio Brandon e dalla 2.5 Anna Sturmigh, opposti ai teenagers del Tc Martignacco: la 2.6 Aurora Piccinini ed il 3.2 Giacomo Taddia, con vittoria sul filo di lana in tre set intensi degli scatenati giovanissimi per 7-6 3-6 10-8.

    Sofia Ferraris

    Si arriva al match più importante del singolare in rosa: la finale di 2^ categoria. Sul tappeto erboso outdoor si fronteggiano la 21enne sarda Ludovica Mazzucchelli, 2.6 in forza al Geo Village Sporting Olbia e la 13enne rudese Sofia Ferraris, punto di forza del Tennis Nova Palma ed under emergente a livello nazionale, oggi ben sostenuta dai suoi osannanti sostenitori. Parte a manetta la giocatrice isolana davanti alla ragazzina che stenta a trovare il tempo giusto d’impatto sul particolare terreno di gioco. Però, l’incertezza imprigiona la giovane solo per pochi game, il suo palleggio diventa fluido, mettendo in luce traiettorie pulite che impegnano la più esperta rivale e la costringono a correre affannosa per coprire angoli. Consapevole di non poter sopperire al dialogo per linee verticali e ad incorrere in diversi fuori giri, la Mazzucchelli incomincia ad alzare le traiettorie, manovrando palle alte e profonde, tali da spezzare il ritmo cadenzato e complicare le risposte della mai doma Ferraris.

    Ludovica Mazzucchelli

    La tattica dispensa i suoi frutti con la sarda che agli spiragli opportuni non si fa pregare, piomba sulle palle aggredibili, piazza l’affondo e chiude decisa lo scambio, fino a conquistare il titolo per 6-4 6-4.

    Le difficoltà della valente Sofia, tredicenne in pieno sviluppo fisico e tattico, forse potevano essere moderate, buttando nei palleggi conclusioni di maggior potenza. Scelta ancora non attingibile da parte dell’allieva di Paola Voli, ma alla quale dovrà necessariamente far spesso ricorso nell’affrontare le più agguerrite coetanee europee.

    Enrico e Luca Wood

    Sul versante maschile altro articolato successo per 7-5 6-4 nella gara a coppie vinta dalla ditta Wood, Enrico 2.6 del Tc Brugnera e Luca 3.1 dell’Eurosporting Treviso, sui portacolori del River Sporting Club, il 2.8 Danil Ganusevych Gottardo ed il 3.2 Andrea Cogolo.

    Nelle chiusure di categoria da segnalare nel regno dei 4.NC il doppio bagel affibbiato dall’incontenibile Loris Rossi del Tc Carlino a Francesco Bruniera del Tc Lignano. Mentre tra i 4^ categoria emerge nettamente (6-3 6-1 lo score) il giocatore di casa Federico Sguazzin a spese del lignanese Tavian Andrea, entrambi con classifica 4.1.

    Belle giocate e tensione molto palpabile per il primato tra i migliori 3^.Si fronteggiano due allievi di Filippo Miconi, maestro nel circolo di Martignacco. Tra i due classificati 3.2, la spunta in rimonta per 4-6 6-1 7-5 Davide Nobile a spese del compagno di casacca Giacomo Taddia.

    Più in linea le giocate del torello Nobile, il quale approfitta delle discese a rete troppo spericolate dello scattante Taddia per passarlo ripetutamente.

    Al centro i finalisti di 2^ Tommaso Lago e Matteo Marfia con i giudici di gara e di sedia

    Sullo stesso campo indoor incrociano le racchette per la gara clou maschile il 2.4 trevigiano Matteo Marfia ed il 2.5 rodigino Tommaso Lago. Marfia, tesserato con il Tennis Levico Terme è giocatore ben noto in regione, soprattutto dopo le scorribande di due anni fa che gli fruttarono ben 5 successi, incluso quello ottenuto sul tappeto di Carlino, mentre é vivo negli spettatori il ricordo di dodici mesi fa di Lago, finalista battuto in tre set da Carlo De Nardi. La ruota ondeggiante degli agonisti vuole che Lago affondi in due set di semifinale lo stesso giocatore che lo sconfisse un anno fa. L’inscalfibile Marfia, oltre agli insegnamenti tennistici che da anni prodiga al DLF di Treviso, veleggia con molto profitto in molti tornei del Triveneto e vanta sullo stesso Lago una vittoria a Trissino nel lontano 2017. Tutto lascia presagire una larga supremazia del giocatore della Marca, ma all’atto pratico il giocatore del Ct Vicenza impegna strenuamente il favorito del seeding.

    L’equilibrio sostanziale del match diventa un gradito regalo per gli spettatori che non smettono di applaudire giocate ad alto tasso di qualità ed al pressing asfissiante da entrambi applicato.

    La sfida diventa vibrante quando Lago, grazie a recuperi in back di estrema precisione e gambe da centometrista che ben presidiano gli angoli, passa a condurre nel primo set per 5-6 e Marfia deve inventarsi numeri d’autore a rete per prima guadagnare il tie-break e per poi conquistarlo per 7-4 non senza qualche tribolazione. Scampato il pericolo Marfia incomincia ad entrare con veemenza negli scambi con colpi risolutivi che gli valgono la ripartenza per 3-0. Ma l’atleta di Rovigo non abbandona la lotta e risale fino al 3-4 e continua a tenere sulla corda Marfia, costringendolo ad interventi da cineteca per chiudere le ostilità. Così tra le ovazioni di un pubblico incantato dallo spettacolo in continuo crescendo, il trevigiano appone al secondo match point il timbro tombale del 6-3.

    fausto serafini

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