More
    TennisTalker MagazineTennis TTIntervisteBuon compleanno Nicola Pietrangeli!
    Pubblicato in:

    Buon compleanno Nicola Pietrangeli!

    E’ uscita in libreria la nuova biografia di Nicola Pietrangeli che ripercorre tutta la sua vita fin da quando, da piccolo, giocava a tennis contro i muri delle case in Tunisia. L’abbiamo intervistato per TennisTalker

    La data dell’11 settembre verrà sicuramente ricordata nei libri di storia per gli avvenimenti di quel fatidico 2011, ma anche nel 1933 fu una data importante.

    A Tunisi, da padre italiano e madre russa, nasceva Nicola Pietrangeli. Erano anni difficili, condizionati dalla guerra, la “Campagna di Tunisia” prima e la seconda guerra mondiale poi, che segneranno il destino del futuro tennista. Nel 1946, con la famiglia, raggiunge Roma, città che sarà la partenza per tutti i suoi successi sapientemente raccontati nel libro: “Se piove rimandiamo – la mia vita”, edito da Sperling & Kupfer.

    Buongiorno Nicola, nel libro si legge che fino ad una certa età era diviso fra la passione per il tennis e quella per il calcio, con ottime probabilità di successo in entrambi gli sport. Vinse il tennis per un senso di libertà. Cosa consiglierebbe oggi ad un ragazzo che dovesse scegliere tra la racchetta e il pallone?

    Oddio, cosa potrei mai suggerire? Dipende, è soggettivo. Ai miei tempi feci quella scelta perché volevo viaggiare, è vero. Ma se mi sentissi più forte in uno dei due, sceglierei quello. Senza ombra di dubbio.

    I bombardamenti vissuti da ragazzino, l’incontro del padre con l’ex leggenda del tennis, René Lacoste, ormai diventato “Mr. Crocodile” grazie al successo delle sue magliette, possono far ricordare un altro grande tennista… C’è qualche altra similitudine, tennisticamente parlando, che vede fra il gioco di Novak Djokovic e il suo?

    Il Coccodrillo veste Nole, è vero. Il mio papà ha avuto un franchising, come diremmo oggi, con Lacoste. Beh, sullo stile di gioco difficile dire, usavamo racchette diverse che comportavano gesti diversi. Vogliamo fare polemica? Diciamo che io ho giocato nell’era del passato, non in quella moderna… lo dico perché c’è sempre qualcuno che ci tiene a puntualizzarlo.

    Ritiene che esista anche oggi la passione per il tennis, così come l’ha vissuta lei, oppure il denaro sia diventato l’obiettivo che inseguono molti giocatori quando affrontano le partite?

    Mettiamola così: io ai ragazzini di oggi direi: ‘pensate solo a fare sport e divertitevi. Non pensate ai soldi’. Perché ho visto poi tante storie dove i genitori subentrano non appena vedono due spiccioli, e l’intromissione ha rovinato più di una carriera.

    Fra pochi giorni, a Bologna, l’Italia giocherà la Coppa Davis, competizione da lei tanto amata. Come vede questi giovani tennisti azzurri che cercheranno di riportare a casa l’insalatiera vinta, con lei capitano non giocatore, nel lontano 1976?

    Li vedo bene, nel senso che sono una bella squadra. La più forte? Non lo so. C’è anche Berrettini alle prese con problemi fisici, peraltro. Ma auguro loro ogni bene.

    Ringraziamo Nicola Pietrangeli per il tempo che ci ha concesso e gli rinnoviamo i nostri auguri per un felice 90esimo compleanno.

    Commenti

    Newsletter

    Ti potrebbe interessare...

     

    Segui i tornei in collaborazione con TENNISTALKER MEDIA PARTNER

    più popolari