La «pala» sarà messa all’asta in favore del Dispensario pediatrico vaticano «Santa Marta» che aiuta le famiglie povere con bambini piccoli
Che Papa Francesco sia un Papa moderno lo sappiamo da sempre e lo ha nuovamente dimostrato ieri quando, pennarello alla mano, ha firmato una racchetta da padel.
La racchetta, disegnata da Barbara Salvucci, ha un’illustrazione sul bordo dove – come spiega l’artista – “Sono raffigurate persone con e senza disabilità che giocano insieme impugnando una racchetta da padel, per testimoniare la possibilità che lo sport sia realmente un’esperienza inclusiva, un dialogo aperto che contribuisca ad aprire, con il suo linguaggio a tutti comprensibile, strade di pace. E il padel, proprio con il suo stile, è uno sport che favorisce inclusione, amicizia, comunità”.
L’intero ricavato dalla vendita della racchetta – che avverrà sui canali di Bullpadel – sarà consegnato al Dispensario pediatrico vaticano «Santa Marta», per sostenere il servizio di accoglienza a 500 famiglie povere con bambini piccoli.
Da 101 anni questa struttura accoglie famiglie povere, con bambini piccoli, di diverse nazionalità, culture e religioni garantendo – oltre ai beni di prima necessità – la possibilità di visite specialistiche gratuite grazie alla disponibilità di tanti medici.
“Una sola racchetta, uguale per tutti, in tutto il mondo — le parole del presidente della federazione internazionale Luigi Carraro — È la potenza simbolica della “pala de padel” firmata dal Santo Padre, immaginando che in ogni angolo del mondo ogni giocatore, amateur o professionista, impugni la propria racchetta come se fosse quella di Papa Francesco e sia dunque messaggero di lealtà, solidarietà, amicizia, inclusione e motivazione con l’obiettivo di imparare, crescere, migliorarsi come persone attraverso lo sport.”