Alex Corretja, ex n. 2 al mondo e analista per Eurosport UK, ha definito il ritiro da Wimbledon di Nadal “una decisione intelligente”. Il maiorchino si era allenato ieri all’All England Club per testare le sue condizioni e prepararsi alla semifinale contro Kyrgios, ma ha finito però per annunciare in una conferenza stampa serale il suo ritiro dovuto all’infortunio agli addominali rimediato ai quarti contro Fritz.
Corretja: “È un peccato, sì, ma onestamente ce lo si aspettava. Lo so che ieri ha lottato duramente per battere Taylor Fritz, ma oggi ha provato e si è reso conto di non avere alcuna possibilità di competere al livello più alto, di battere Kyrgios e probabilmente Djokovic o Norrie in finale”.
“Per lui giocare due giorni in queste condizioni sarebbe stato molto difficile. So che è stata dura per lui prendere questa decisione, ma penso sia una decisione intelligente, perché se non puoi giocare al tuo meglio è quasi impossibile vincere lo Slam”.
“Credo che la cosa più importante per lui adesso sia recuperare e prendersi del tempo per riposare, perché se poi si infortuna pesantemente, tipo da star lontano dalle competizioni per tre o quattro mesi di nuovo, sarebbe devastante sia psicologicamente che per i suoi obiettivi di quest’anno”.
“Sosteniamo sempre Rafa – specialmente adesso – ed è un peccato. Se avesse saputo che non sarebbe stato in grado di giocare la semifinale, sono sicuro che si sarebbe ritirato (si riferisce alla partita contro Fritz). Ma non l’ha fatto, pensando che magari avrebbe avuto una possibilità”.
Ecco una parte delle dichiarazioni fatte da Rafa al momento dell’annuncio ufficiale del suo ritiro: “Non stavo bene allora, e adesso è confermato. Ho uno strappo agli addominali. Ho pensato tutto il giorno alla decisione da prendere, ma penso che non abbia senso (continuare). Sono circostanze molto dure; è ovvio che se continuassi l’infortunio peggiorerebbe. Nel dirlo sono molto triste”.
“Ho preso questa decisione perché credo di non poter vincere due partite in queste condizioni. Non posso servire alla giusta velocità; non posso muovermi normalmente. Non mi ci vedo a vincere due partite messo così, e in un certo qual modo per rispetto verso me stesso non voglio scendere in campo e non essere abbastanza competitivo da giocare al livello di cui ho bisogno per raggiungere il mio obiettivo.”