Giulio Zeppieri è un tennista romano, ma vive a Latina, classe 2001, che ad oggi ha conquistato la posizione 167 dell’ATP. La sua è una carriera costruita giorno per giorno: da under 14 è stato numero 8 della classifica europea, primo come under 16 e poi numero 12 al mondo come under 18. Quattro anni fa è entrato nella classifica mondiale dei professionisti partendo dalla posizione 1150.
CHE EFFETTO TI HA FATTO ENTRARE NELLA CLASSIFICA MONDIALE?
Inizialmente non ci pensi molto, cambia però quando cominci a giocare i tornei dello Slam. Quest’anno è il primo anno che gioco in questi tornei maggiori, fino ad oggi avevo giocato solo negli Juniores raggiungendo le semifinali degli Australian Open e i quarti degli US Open.
CHE DIFFERENZA C’È TRA GIOCARE I TORNEI ITF E I TORNEO DELLO SLAM?
Sono stato fortunato perché non ho dovuto giocato molti ITF, fin da subito ho avuto diverse opportunità per giocare direttamente i Challenger. Mi piace molto poter dimostrare quanto so fare e meglio se a guardarmi c’è molto pubblico. Più la posta in palio è alta e più mi diverto a giocare. Sia nei Challenger che nelle qualificazioni di uno Slam il livello è molto alto. A volte è più difficile giocare le qualificazioni di un master 1000 dove puoi trovare giocatori numero 50 o 60 al mondo piuttosto che le qualificazioni Slam.
A PROPOSITO DI MASTER 1000, QUEST’ANNO SEI RIUSCITO A QUALIFICARTI PER IL TABELLONE PRINCIPALE DEGLI INTERNAZIONALI DI ROMA.
Fino ad oggi Roma è stato il momento più emozionante della mia carriera. Giocavo in casa e vincere il secondo turno di qualificazioni sul Pietrangeli per 7/6 al terzo, con tutto il pubblico a favore, a livello emotivo è stata un’esperienza ineguagliabile. Più che al Roland Garros.
PERCHE’ INFATTI SUBITO DOPO ROMA SEI RIUSCITO A CONQUISTARE IL TABELLONE PRINCIPALE ANCHE AL ROLAND GARROS, GIOCANDO PROPRIO CONTRO IL FRANCESE CUENIN
Sì, lì sicuramente non avevo il pubblico a favore come a Roma, ma è giusto fare entrambe le esperienze. Non si può sperare di avere sempre il tifo dalla propria parte. Parigi è stata una bella esperienza, ma non paragonabile a Roma.
E ADESSO SEI APPENA TORNATO DA WIMBLEDON
E’ stata la mia prima volta sull’erba. Non avevo neanche mai giocato Wimbledon Juniores. Non avevamo preparato il torneo in maniera specifica perché quest’anno non si assegnano i punti e così, come tanti altri giocatori, siamo andati principalmente per provare. Credo però di poter giocare molto bene sull’erba, ho fatto un’ottima partita contro un giocatore che l’anno scorso si era qualificato e che aveva già giocato nelle precedenti settimane sull’erba (NDR: il tedesco Daniel Masur). Sono contento della mia prestazione e l’anno prossimo tornerò con una preparazione diversa e con una maggiore convinzione. L’erba infatti era meno veloce di quello che mi aspettavo e anche la palla del servizio era giocabile. Però resta il fatto che sia una superficie diversa e che non sia semplice giocarci.
A SETTEMBRE CI SARANNO GLI US OPEN DOVE SEI GIA’ SICURO DI ENTRARE NEL TABELLONE DELLE QUALIFICAZIONI
Ho molta voglia di andarci anche perché New York mi piace moltissimo. Ora però non ci devo pensare perché devo rimanere concentrato sui prossimi tornei che giocherò sulla terra.
QUALI?
Giocherò un Challenger in Germania. Poi gli ATP 250 a Bastad in Svezia, a Gstaad in Svizzera e a Kitzbhuel in Austria.
PER UN RAGAZZO GIOVANE COME TE, ENTRARE A FAR PARTE DELLA SQUADRA DI COPPA DAVIS E’ ANCORA UN OBIETTIVO PRESTIGIOSO?
Onestamente ora non ci sto pensando. C’è chi se lo merita più di me, ma magari fra un paio d’anni sarebbe molto bello poter giocare per l’Italia. Sicuramente la formula precedente era più bella da vedere, ma è stata cambiata per adattarsi ai tempi perché abbiamo un calendario che è già molto fitto e diventerebbe un impegno troppo gravoso giocarla durante tutto l’anno.
QUESTO E’ L’ULTIMO ANNO CHE PUOI AVERE LA POSSIBILITA’ DI PARTECIPARE ALLE NEXT GEN FINALS DI MILANO.
E’ un torneo carino, ho fatto la riserva nel 2019. Non so come sono posizionato oggi in classifica, ma siamo in tanti italiani che abbiamo buone possibilità per entrare. (NDR: Zeppieri ad oggi è nella posizione numero 14 della Race To Milan)
SIETE TANTI I GIOVANI ITALIANI CHE SI STANNO AFFERMANDO NEL CIRCUITO
Siamo veramente un bel gruppo e siamo tutti amici. Conosco tutti i ragazzi che stanno facendo molto bene in questo periodo come Passaro, Arnaldi, Maestrelli, Gigante, Cobolli… ci conosciamo ormai da 10 anni. Penso che tutti abbiano le potenzialità per arrivare tra i primi 100 del mondo ed è una cosa bellissima. Anche con Musetti siamo amici, ma dobbiamo approfittare degli Slam per riuscire a vederci e stare un po’ insieme perché altrimenti è difficile.
UNA PREVISIONE SU CHI VINCERA’ WIMBLEDON?
Sono convinto che Berrettini possa far bene anche quest’anno!