Che cos’è?
Il salone della fama del tennis, più comunemente chiamato Tennis Hall of Fame, è un museo, nonché associazione no-profit, con sede negli Stati Uniti, a Newport.
Fondata nel ’54, vede tra le sue più grandi missioni quella di conservare tutta la storia del tennis, facendo focus sullo sviluppo del tennis tra i più giovani, di modo che possano sentirsi ispirati da tutto ciò che ha caratterizzato il tennis fino ad oggi.
Chi può farne parte?
Tre sono le categorie che caratterizzano chi ne fa parte: Recent player, Master player e Contributor.
- Recent player: I recent players sono quelli che hanno smesso l’attività agonistica da almeno 5 anni, con un ranking piuttosto alto. Tra i recent players ricordiamo Yevgeny Kafelnikov, Li Na e Mary Pierce. Esiste una commissione per la nomina dei recent players, che prevede un voto favorevole da parte del 75% di loro. Anche gli appassionati possono contribuire alla nomina, riservata però principalmente alla giuria di esperti.
- Master player: I master players sono quelli che, dopo aver raggiunto risultati significativi, hanno smesso di giocare da almeno 20 anni. E’ sempre una giuria di esperti a decretare chi ne fa parte, assieme a volti noti ed esperti del settore. Tra questi troviamo Yvon Petra e Margaret Scriven.
- Contributor: Giornalisti, manager, commentatori, promotori, dirigenti e tutti coloro che hanno contribuito alla diffusione della fame del tennis! Sono questi i cosiddetti ‘contributors’. Dopo la nomina da parte della giuria, sono entrati a far parte di questa categoria nomi quali Vic Braden e Steve Flink.
1974 – L’anno della svolta
Fino al 1974 potevano essere eletti nella Tennis Hall of Fame solo gli statunitensi, ma dal 75, vista la grande popolarità del tennis, possono prendere parte anche persone non facenti parte degli Stati Uniti, come Fred Perry, britannico.
E gli italiani?
Il primo italiano ad essere stato eletto fu Nicola Pietrangeli nel 1980. Il più forte giocatore italiano di tutti i tempi nei 44 tornei vinti, tra la metà degli anni ’50 e gli inizi degli anni ’70, può annoverare due successi sulla terra rossa (di cui era uno specialista) parigina del Roland Garros. Da capitano non giocatore azzurro conquistò la storica Coppa Davis nel 1976, ad oggi l’unico successo italiano.
Nel 2006 si aggiunge il giornalista Gianni Clerici nella categoria Contributor. Voce e penna storica del tennis il suo contributo nella diffusione di questo sport in Italia è stato eccezionale. Le sue telecronache in coppia con Rino Tommasi è stato messo in risalto nel 2002 dal celebre settimanale Time con un articolo dal titolo Tennis, Italian Style, si legge su TennisFever.
Tennistalker Hall of Fame, il sondaggio
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