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    Mats Wilander, per Barty si trattava di amore per il gioco, non era una ‘specie di scherzo della natura’ come Federer, Nadal, Djokovic e le Williams

    “Penso, per quel che mi riguarda, che Ash Barty rappresenti gli sport in generale più di quanto non rappresenti il tennis”.

    “Così come penso abbia giocato più per il divertimento derivante dallo sport che per farne il proprio lavoro. A differenza sua, molte altre giocatrici nel Tour fondamentalmente sono stati i genitori a iscriverle a dei tennis camp. Poi se lo sono cavata piuttosto bene e allora le hanno spostate in un’accademia tennistica. E l’obiettivo è sempre quello di essere una giocatrice professionista”.

    “Quando guardo Ash Barty, non credo ci fossero così tanti obiettivi all’inizio della sua carriera, a parte il fatto che fare sport fa molto bene per la mente e per la propria salute e il proprio corpo. Per questo penso che abbia giocato a tennis per l’amore nei confronti del gioco. E quando lo si fa per amore del gioco c’è la possibilità che a un certo punto si perda interesse, proprio come nella vita succede con altri hobby”.

    “Dobbiamo capire che giocatori come Serena Williams, Venus Williams, Roger Federer, Rafa Nadal e Novak Djokovic, questi giocatori sono ‘una specie di scherzi della natura’. 

    Loro semplicemente non ne hanno mai abbastanza. E la loro priorità è sempre il tennis e il migliorarsi. Mentre penso che per Ash Barty le priorità siano cambiate”.

    Wilander non esclude che il Covid e le conseguenti restrizioni dovute alla pandemia possano aver influito sul cambio di prospettive della Barty. 

    “Ora vi racconto l’altra faccia della domanda, che credo sia più importante: essere stata una giocatrice professionista di tennis negli ultimi due anni e mezzo di Covid, l’aver dovuto sottoporsi a quarantene, l’aver dovuto prendere una decisione come quella che ha preso lei lo scorso anno, cioè lasciare l’Australia per sei, sette mesi consecutivi… sono cose che possono ammazzare l’entusiasmo per qualunque cosa nella vita”.

    “Il mondo non è più lo stesso posto del 2019 quando lei vinse il suo primo Grande Slam. Poi è diventata n. 1. Ha vinto Wimbledon. Voglio dire, il mondo è sottosopra e forse lei ha realizzato che ‘Ok, ho cose più importanti da fare che agitare una racchetta e vincere partite di tennis’”. 

    Fonte: https://www.eurosport.co.uk/tennis/she-played-for-the-love-of-the-game-barty-different-to-freaks-like-roger-federer-serena-says-mats-wi_sto8859350/story.shtml

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