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    ATP NEXTGEN FINALS: oggi al via le semifinali

    Ecco l’esito della fase a gironi: a passare il turno nel gruppo A sono Alcaraz (1°) e Nakashima (2°), mentre nel gruppo B la spuntano Korda (1°) e, a sorpresa, Baez (2°). 

    Da tenere a mente che il torneo presenta regole particolari: i set sono composti da soli quattro game (tie-break sul 3-3), si va però al meglio dei cinque; in più sul 40-40 c’è il “killer point”, ossia il giocatore al servizio sceglie il lato da cui servire.

    Le semifinali (si comincia oggi alle 19:00 con i due statunitensi) vedranno il derby americano Korda – Nakashima e lo scontro tra i due madrelingua spagnoli Alcaraz – Baez.

    I PROFILI DEI SEMIFINALISTI

    • Carlos Alcaraz

    Questa quarta edizione delle ATP NextGen Finals ha dall’avvio un netto favorito alla vittoria finale: Carlos Alcaraz. Il diciottenne spagnolo ha disputato fin qui una stagione strepitosa, ottenendo il miglior ranking in carriera (n. 32).  Nel 2021 Alcaraz ha vinto la bellezza di 46 partite – 30 delle quali in tabelloni principali di eventi del tour ATP, – il tutto a fronte di 17 sconfitte. Nessuno è riuscito mettere insieme tante vittorie a questo livello (ATP Tour) dal 2004, quando l’impresa la compì un certo Rafeal Nadal. A questo record che vincola l’ennesimo paragone col celebre maiorchino se ne somma un altro altrettanto notevole: il trionfo nell’ATP250 di Umag a soli 18 e 2 mesi (6-2, 6-2 contro il francese Gasquet) lo ha reso il più giovane vincitore di un torneo ATP dai tempi di Kei Nishikori nel 2008. Memorabile la cavalcata agli Us Open (interrotta ai quarti dal ritiro causa infortunio muscolare alla coscia), nella quale brilla la vittoria contro Tsitsipas. Più fresco il ricordo dei grandi incontri disputati nell’ATP500 di Vienna, competizione da cui è rientrato con gli scalpi di Murray e Berrettini (l’ha fermato solo Zverev in semifinale). Sono quattro in totale le semifinali dell’ATP Tour cui ha preso parte quest’anno (Marbella, Winston Salem, Vienna e Umag), risultati significativi che testimoniano una solida crescita personale. Nella fase a gironi Alcaraz ha dominato gli avversari: battuto 3-0 Rune (campione giovanile al Roland Garros), Nakashima (altro 3-0), e Cerundolo (contro il terraiolo argentino l’unico set perso, 3-1). In semifinale incontrerà un altro terraiolo argentino: Sebastian Baez.

    • Sebastian Baez

    Complice la stragrande maggioranza di Challengers su terra rossa presenti in Sud America, nel 2021 il ventenne argentino (n. 111) ha giocato solo una partita sul cemento indoor e appena quattro partite che non fossero su terra rossa; tanta estraneità rispetto alla superficie su cui sta battagliando in queste NextGen Finals rende ancora più straordinario il risultato fin qui ottenuto. Dato per sfavorito sia contro Musetti che contro Gaston, Baez è passato da possibile agnello sacrificale a mattatore dei due più quotati rivali (3-1 inflitto all’italiano e un netto 3-0 rifilato al connazionale). Lo attende in semifinale il pezzo da novanta, una sfida che vedrebbe le forze in campo più bilanciate se disputata sull’amata terra rossa, ma così non è; si prospetta una sfida in salita, gli riuscirà l’ennesimo ribaltone?

    • Sebastian Korda

    L’americano (n. 39) è stato protagonista di una buona prima metà di stagione. In gennaio s’è aggiudicato il Challenger di Quimper, mentre in marzo è approdato ai quarti dell’ATP1000 di Miami – turno raggiunto battendo nell’ordine Albot, Fognini, Karatsev e Schwartzman. Korda ha sbancato anche all’ATP250 di Parma, strappando il successo finale a Cecchinato (altri italiani caduti sotto i suoi colpi lungo la strada sono stati Seppi e Sonego). Da lì c’è stata la striscia di tre vittorie consecutive a Wimbledon (uscito agli ottavi per mano di Khachanov) e poi una serie di risultati altalenanti – c’è da dire però frutto in gran parte di avversari di livello, unico serio rimpianto San Pietroburgo – interrotti solo in queste NextGen Finals con le tre vittorie filate grazie a cui è alle semifinali da testa di serie del girone.

    • Brandon Nakashima

    Nella stagione di Nakashima spiccano diverse prestazioni di livello. A Los Cabos, in Messico (ATP250), Brandon si è spinto fino alla finale – persa contro Norrie – liberandosi tra gli altri del connazionale Isner (semifinale vinta 7-5, 6-4). Altra notevole corsa ad Atlanta (sempre ATP250), anche in questo caso era arrivato in finale – stavolta Isner s’è preso la rivincita soffiandogli la vittoria dell’evento. Da segnalare anche i quarti raggiunti ad Anversa e il titolo portato a casa a fine ottobre al Challenger di Brest, ultima competizione cui ha preso parte prima di queste NextGen Finals. La buona condizione alla partenza gli è valsa le vittorie contro Cerundolo (3-1) e Rune (3-1). Si è tuttavia dovuto arrendere di fronte allo strapotere di Alcaraz, da cui ha subito uno schiacciante 3-0. Considerato sfavorito, l’americano di origini giapponesi si gioca contro Korda la possibilità di vedersela di nuovo con Alcaraz  sul palcoscenico più prestigioso.

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