La voce dei circoli – La nostra bella Italia, forse come nessun altro paese al mondo, trasuda in ogni suo angolo, anche il meno conosciuto.
Uno dei tanti esempi è rappresentato da Sarezzo, un comune a 13 km da Brescia al centro della Val Trompia, la più famosa delle valli bresciane. La sua storia affascinante e ricchissima, inizia nel basso medioevo, come testimonia la necropoli venuta alla luce nel 1982.
Come nasce il vostro circolo? – La voce dei circoli
Anche nel campo sportivo, Sarezzo riflette la tradizione bresciana e anche se è la pallamano lo sport più antico e tradizionale della zona, anche il tennis ha ormai assunto una posizione molto importante e in questo ambito, il centro tennis Sarezzo con i suoi 27 anni di storia, reclama il ruolo che gli aspetta.
Nato su iniziativa del comune nel 1981 con una sede nel centro della cittadina, 20 anni fa è stato trasferito in una struttura moderna, in un ampio spazio verde adiacente alla pista ciclabile del parco del fiume Mella.
Dal 2005 la gestione è stata affidata ad Annamaria Palmiri istruttore di I grado fit,
istruttore internazionale ptr ed dell’accademia Sanchez casal di Barcellona nonché con la qualifica internazionale del G.P.T.C.A ATP istruttore di padel e nonché tecnico nazionale qualificato per l’insegnamento del tennis in carrozzina. Con l’arrivo di Annamaria il centro saretino ha fatto il salto di qualità è nata una scuola permanente sia per principianti che per agonisti adulti e bambini.
Questa scuola annovera vari corsi propedeutico, base di avviamento, pre-agonistico , agonistico e corsi per adulti. In questo periodo di emergenza ha richiesto un grande sforzo da parte di tutti, con fatica siamo pian piano riusciti ad affrontare tutte le sfide che ci si sono messe davanti.
Come avete vissuto il covid e le nuove restrizioni del DPCM? – La voce dei circoli
Anche perché purtroppo lo sport è sempre quello che è stato toccato in primis. Noi alla luce delle nuove disposizioni torniamo operativi seppur con le limitazioni che è giusto osservare in questo momento.
Nel nostro circolo sono stati predisposti protocolli di sanificazione e norme che tutti gli ospiti del centro saranno tenuti ad osservare. Il Coronavirus segna un immobilismo dell’economia indiscutibile, ma non si può rimanere immobili per sempre.
Cosa ne pensate del momento che sta vivendo ad oggi il tennis italiano?
Il tennis italiano vive un periodo particolare: non è mai successo negli ultimi anni che il movimento tennistico azzurro producesse tanti giovani, alcuni in rampa di lancio, altri in prospettiva, tutti già comunque piacevoli realtà che fanno pensare a qualcosa di buono, a quel ricambio generazionale tanto invocato.
Un desiderio per il vostro circolo?
Un desiderio elaborazione di un business plan per lo sviluppo e la promozione del padel. L’introduzione di una nuova pratica sportiva permetterà di arricchire l’offerta di attività sul territorio ticinese e di promuovere il benessere psico-fisico della popolazione. Ci piacerebbe presentare agli atleti l’opportunità di migliorare il proprio livello tennistico con un “metodo avanzato” e di affacciarsi ad un percorso professionistico di crescita creando un corso ad hoc di tennis-pro.
Ringraziamo il circolo per la partecipazione, e cogliamo l’occasione per invitare chiunque voglia prendere parte a questa iniziativa! Non esitate a contattarci, sempre qui su Tennistalker.it!