More
    TennisTalker MagazineFacciamo il punto
    Pubblicato in:

    Facciamo il punto

    Ecco spiegato nel dettaglio come funziona il sistema dei punteggi nel tennis, quando è nato e come si è evoluto. Facciamo insieme il punto sulle caratteristiche principali per rendere più semplice capire il complicato mondo del tennis.

    Roger Federer – torneo

    Il conteggio dei punti nel tennis risale al Medioevo, periodo in cui il tennis non era proprio lo sport che conosciamo noi oggi. Era infatti il jeu de paume di cui vi parleremo meglio più avanti. Lo sport in sé, così come il conteggio dei punti è ritenuto piuttosto sui generis. Vanta numerose tradizioni che con gli anni si sono modificate fino a renderlo lo sport che è oggi. L’anno in cui il tennis è diventato ufficialmente tale è stato il 1887 con il primo torneo di Wimbledon.

    Le partite possono essere giocate al meglio dei 3 set o al meglio dei 5 set nel caso dei tornei del Grande Slam. Ogni set è composto da 6 o più game. L’obbiettivo da parte dell’atleta è di vincere raggiungendo 2 punti di vantaggio rispetto all’avversario (6-4, 6-2). Se il game è al meglio dei 5, per ottenere la vittoria il punteggio dovrà essere 7-5. Quando il punteggio è 6-6, si gioca il tie-break.

    Ogni set è composto da game, in cui i punti si assegnano nella successione di “15”, “30”, “40” e “vittoria”. Anche qui la vittoria si consegue con almeno due punti di vantaggio, tranne nel caso in cui si faccia riferimento al tie-break. In quest’ultimo, i punti sono assegnati secondo la normale successione numerica (1,2,3,4..). Il killer point, o punto decisivo, è il punto che nel doppio, una volta realizzato, consente la vittoria del match. L’utilizzo dei punti di 15 in 15 si pensa derivi dall’antica usanza di muovere le lancette di un orologio avanti di 15 minuti. Il punto vincente andava a chi ai 45 era in vantaggio.

    Durante le partite di tennis esiste una moviola chiamata ‘occhio di falco’. Questa consente di individuare il punto preciso in cui la palla colpisce il terreno o la rete in modo da individuare il let (quando la palla tocca la rete e il servizio va ripetuto), il fallo (se chi effettua il servizio pesta la linea di fondo) e il doppio fallo (se dopo 2 colpi la palla non arriva sul terreno avversario). Il punto è chiamato ace se dopo un servizio l’avversario non riesce a rispondere.

    Vi abbiamo fatto un po’ più di chiarezza?

    Commenti

    Newsletter

    Ti potrebbe interessare...

     

    Segui i tornei in collaborazione con TENNISTALKER MEDIA PARTNER

    più popolari