In mattinata Federer ha parlato dell’emozione di giocare alla Laver Cup, un progetto che gli sta molto a cuore, così come del suo ritiro, di come ne è maturata l’idea – l’ultima partita da professionista sarà per lui il doppio in programma venerdì sera, niente singolare.
“Non vedo l’ora di una competizione come la Laver Cup in cui i rivali diventano compagni di squadra”.
“Per me è una settimana molto speciale perché ho partecipato alla messa a punto dell’idea per la Laver Cup col mio buon amico e agente Tony Godsick”.
“Abbiamo lavorato duramente e a lungo sul concetto e penso ne abbiamo tirato fuori qualcosa di davvero speciale, e avere adesso i Big Four tutti assieme nella stessa settimana è davvero un sogno che diventa realtà”.
Riguardo l’addio al tennis: “Era arrivato il momento che mi ritirassi”.
“Un momento del genere non arriva da un giorno all’altro. È stato un processo emotivo, che alla fine ho pensato di aver gestito bene assieme alla famiglia, alla mia squadra e ai miei amici più intimi”.
“Ovviamente dovendo annunciarlo a molta gente, alla fine c’è voluta una gran organizzazione per assicurarsi che non ci fosse una fuga di notizie, perché era importante per me dirlo ai fan direttamente. Tutto è andato liscio e ora eccoci qui alla Laver Cup. Ma queste ultime settimane sono state decisamente inusuali per me”.
Di nuovo si parla della Laver Cup: “Aver vinto negli ultimi quattro anni è un gran buon auspicio”.
“Penso che ad avere gente come Rafa e Novak in squadra, Ruud, Tsitsipas, tutti… ok, Murray e io non siamo più al nostro meglio come lo eravamo prima, ma lo stesso penso che giocando in casa (a questo giro si gioca a Londra, all’O2 Arena), col pubblico di casa e con tutto quello che abbiamo fatto e ottenuto negli anni scorsi, specie poi conoscendo il formato della Laver Cup, conoscendo tutti, credo che iniziamo da grandi favoriti”.
“Ma penso davvero che sia sempre tirata. Ogni anno ci sono state delle partite tremendamente tirate. Ci sono sempre molti terzi set e super tie-break e in quelli può succedere di tutto come sappiamo”.
“L’anno scorso abbiamo davvero dominato nei doppi e in nei tie-break, cosa che mi aveva un po’sorpreso e forse quest’anno potrebbe essere più difficile. Non penso possiamo aspettarci una vittoria a mani basse com’è successo a Boston l’anno scorso”.