Al “XX Trofeo Città di Trieste – Memorial Claudio Giorgi”, seconda tappa italiana di Tennis Europe Junior Tour, nel turno di semifinale del main draw under 12 si rileva un fatto piacevole e nuovo per il territorio tennistico regionale:la presenza della tenace Sofia Ferraris del Tc Nova Palma. La conferma dell’inusuale conquista viene ribadita anche dall’onnipresente direttore del torneo Gabrio Azzopardo, memoria storica del circolo che delle venti edizioni non ne ha saltata nemmeno una.
Sofia Ferraris
La giovane allieva di Paola Voli risulta essere anche l’unica rappresentante azzurra spintasi fino alle soglie del turno decisivo, visto che nei quarti lei stessa tranciava le speranze della romana Sara Brescini, mentre le altre rappresentanti tricolori salutavano la compagnia già nel primo turno, inclusa la qualificata canevese Anna Lou Bottosso. Nella chiamata di semifinale appare arduo il compito di Sofia opposta alla prestante austriaca Anna Pircher, considerato che la tirolese sui campi sloveni di Koper, solo tre settimane prima, non aveva concesso alcun pertugio alle sue aspettative di poter disputare un match sulla strada dell’equilibrio.
La dinamica negativa si ripresenta anche sul campo centrale di Padriciano e trova conferma nella qualità superiore della Pircher che da tempo gioca prevalentemente gare nel bacino competitivo degli adulti, essendo addirittura inserita nel campionato nazionale a squadre di 2^ categoria. La Ferraris dimostra grinta, unita ad una buona tecnica nei fondamentali e dà vita ad alcuni scambi tesi a filo rete molto godibili, ma le palle sempre pesanti e ben direzionate dell’avversaria la costringono, con l’emergenza di timing in risposta, ad una galleria di errori, fino a dover lasciare il passo per 0/6 2/6.
La giovane di Ruda inserita nella selezionata nazionale (ancora un significativo primato regionale) potrà rifarsi della delusione nei match delle imminenti Summer Cups agli ordini del puntuale uomo Fit, Alberto Tirelli.
La croata Marta Dzanic
L’altra semifinale femminile vede Lea Haider-Maurer glissare i ripetuti slice della zagrabese Marta Dzanic (accreditata come migliore della sua categoria in Croazia) e grazie anche ad alcune esplosive soluzioni ed una condotta di gara propositiva, passare in finale per 6-3 7-5.
Sul versante dei maschietti il giudice di sedia Daniele Morossi (certificato white badge) resiste imperterrito e vigile sul caldo seggiolone per 2 ore e venti minuti, tanto dura l’estenuante e serrato testa a testa tra il mobilissimo undicenne francese Thomas Grévoul e l’austriaco Kian Kren, con affermazione del primo in due tempi, entrambi con la coda del tie-break. Decisamente più veloce l’altra semifinale che presenta il derby austriaco tra Anton Kahlig, primo nel ranking nazionale, e Luca Lingfeld, quarto della nazione, con vittoria del primo senza alcun scossone.
Può ben essere soddisfatto il carinziano Robert Maieritsch, coach nazionale del gruppo dei verdi atleti dell’oltralpe, nel poter annoverare due presenze nella semifinale femminile e tre in quella maschile, invero buone prestazioni, ma abbastanza prevedibili visto che la compagine austriaca raggruppa i migliori under 12 della nazione in ambedue i sessi.
Nella giornata dei titoli esordio femminile con le stigmate di un altro derby per la nazione con lo stemma dell’aquila nera. Di fronte Anna Pircher, rullo senza pause dispensatore di bagel, e Lea Haider-Maurer, n.1 d’Austria nella sua categoria e nipote diretta dell’ex n. 57 del mondo Andreas.
Le difese demotivanti della Pircher, le incredibili rincorse laterali trasformate in attacchi vincenti e la spinte propulsive dei colpi danno il via ad uno score a senso unico. La rivale del Burgeland prova a variare per capovolgere gli scambi, tenta la strada delle parabole arcuate e delle traiettorie strette in diagonale, assorbendone i relativi pesanti rischi. Tutto inutile di fronte al muro attivo della più dotata compagna che non abbassa i giri del motore e chiude il confronto per 6-0 6-1. Va detto che la vincitrice, acclarata gloria del tennis tirolese ed orgoglio del piccolo paese di Zams dove si allena dall’età di 4 anni con il maestro Hannes Konig occupa addirittura il n. 27 del ranking nazionale femminile (!) ed é già precoce protagonista nelle gare di Tennis Europe delle quattordicenni. Un nome da seguire con molta attenzione.
Di scena i maschi ed anche in questo caso troviamo un altro numero uno del ranking nazionale: il giocatore del Burgeland Anton Kahlig. La scrematura del tabellone gli oppone la rivelazione del torneo, il dinamico undicenne francese Thomas Grévoul già recente vincitore nell’importante torneo di Aurey nella gara di doppio. Istinto di buona tempistica e velocità di approccio alla rete che il piccolo giocatore di Montpellier riversa anche nella gara finale con alcuni applauditi serve & volley, mantenendo alta la buona manualità negli scambi, iniziative che non bastano a scuotere la solida regolarità dell’avversario.
inscalfibile nel palleggio, attento padrone del fondo campo da dove lancia profonde palle, doppiate da alcuni letali lungo linea. E’ quanto basata per sigillare la disputa per 6-4 6-2 ed entrare nel palmarès della ventesima edizione internazionale. Nei doppi da segnalare l’affermazione netta della Pircher accanto alla slovena Kovacevic nei confronti della coppia azzurra Brescini/Cadar (6-1 6-1 lo score), mentre nel maschile il tandem austriaco Kahlig/Kren deve ben lottare prima di avere ragione della strenua resistenza del duo germanico Gampenrieder/Rauner (7-6 6-3 il punteggio).
Il presidente del Tct Federico Pastor
Alle premiazioni cuce le valenze della manifestazione giovanile internazionale il nuovo presidente del circolo Federico Pastor, per poi introdurre l’assessore all’ambiente e sviluppo Fabio Scoccimarro, mentre al dirigente Piero Tononi il compito di chiamare alla ribalta i premiati e tutti gli operosi collaboratori dell’ennesima riuscita tappa triestina.
fausto serafini