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    TennisTalker MagazineSinner si arrende al trono: “Il numero 1? Ormai è impossibile”

    Sinner si arrende al trono: “Il numero 1? Ormai è impossibile”

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    Al Media Day di Parigi, l’azzurro fa il punto prima dell’ultimo Masters 1000 dell’anno: tra stanchezza, ambizioni per Torino e uno sguardo già rivolto al 2026

    Jannik Sinner si presenta al Media Day di Parigi con il sorriso di chi sa di aver vinto tanto, ma anche con la lucidità di chi sa quando bisogna fare un passo indietro.
    Il numero 2 del mondo, reduce dal trionfo a Vienna, ha ammesso che chiudere l’anno in vetta al ranking ATP è ormai fuori portata: “Il numero 1 è impossibile. Onestamente, non ci sto pensando adesso. Sarà un obiettivo per l’anno prossimo, ma quest’anno non è più nelle mie mani.”

    Dopo 65 settimane da leader mondiale, Sinner ha ceduto la vetta a Carlos Alcaraz a settembre, quando lo spagnolo lo ha superato vincendo la finale dello US Open. Da allora, i due sono separati da meno di mille punti, ma la rincorsa di Jannik sembra arrivata troppo tardi.

    La matematica c’è, ma logica è contro di lui

    In realtà, sulla carta una possibilità c’è ancora: vincere il Masters 1000 di Parigi-Bercy e sperare in un passo falso di Alcaraz prima delle semifinali. Ma anche in quel caso, il vantaggio sarebbe effimero.
    A Torino, dove difenderà i 1.500 punti del titolo conquistato nel 2024, Sinner rischia infatti di perdere terreno, mentre Alcaraz, eliminato nella fase a gironi lo scorso anno, ha invece molto da guadagnare.

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    Quest’anno non dipende più da me. Abbiamo fatto grandi cose, e adesso voglio solo chiudere la stagione nel miglior modo possibile. Poi a dicembre mi aspetta un mese importante, di lavoro e preparazione. Voglio arrivare al 2026 con qualcosa in più”, ha spiegato l’altoatesino.

    Tanto orgoglio, ma anche tanta stanchezza

    La stagione di Sinner è stata impegnativa, ma straordinaria: quattro finali Slam, il titolo a Vienna, successi continui contro i migliori del mondo ed una costanza che lo ha tenuto ai vertici per tutto l’anno.
    Ma il fisico ad un certo punto ha cominciato a chiedere il conto…
    Dopo i crampi di Shanghai e la fatica accumulata a Vienna, Jannik ha chiarito che non ci sono problemi gravi: “Quello che mi è successo a Vienna non era come a Shanghai. Lì avevo giocato cinque giorni di fila e la finale è stata molto fisica. È normale che accada. Mi sento bene adesso, anche se un po’ stanco. Ogni giorno recupero meglio.”

    Parigi e Torino, le ultime tappe

    A Parigi, Sinner non ha mai superato i quarti di finale. La nuova sede de La Défense Arena sembra averlo colpito positivamente: “È bello vedere tutti questi cambiamenti. Le strutture sono fantastiche: la pista centrale è enorme, i campi d’allenamento ottimi e il centro fitness incredibile. Tutto è più comodo per noi giocatori.

    Dopo Parigi, la mente sarà ovviamente tutta sulle ATP Finals di Torino: “Torino è speciale per me. L’anno scorso è andata benissimo e voglio prepararmi al meglio. Non ho mai avuto grandi risultati qui a Parigi, ma spero di cambiare qualcosa.”

    Un 2025 da incorniciare, con già uno sguardo al 2026

    Il 2025 resterà comunque un anno da ricordare per Jannik Sinner. Essere superato da Alcaraz non toglie nulla alla sua stagione: “Sono felice di quello che ho fatto. Non mi pesa aver perso la prima posizione, perché so quanto ho lavorato e quanto ancora posso migliorare. Il mio obiettivo è crescere ogni anno, non solo difendere un numero.”

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