Bublik e Popyrin non si sono lasciati in amicizia dopo la vittoria del kazako a Parigi, lo stesso Bublik ha spiegato i motivi della contesa accusando l’australiano di non aver seguito il galateo del tennis
Il primo turno dell’ATP 1000 di Parigi, ultimo Masters 1000 della stagione, oltre ai risultati sul campo ha lasciato già alcuni strascichi di polemica. È il caso del match fra Alexander Bublik e Alexei Popyrin, vinto dal kazako 6/4 6/3 e con oggetto di discussione alcuni atteggiamenti dell’australiano reo di non aver chiesto scusa dopo due nastri. Alla fine dell’incontro Bublik si è rifiutato di stringere la mano all’avversario, spiegando poi il motivo del gesto.
“Non ci vedo niente di male. Chiunque si fosse trovato al mio posto, avrebbe fatto lo stesso. Perché? Popyrin ha colpito due nastri e, oltre a non scusarsi, ha fatto anche di peggio… perché ha esultato in maniera plateale, come se avesse vinto il torneo. Esistono un codice e un’etichetta nel tennis. Se una persona non lo rispetta perché dovrei farlo io?”.
Non è tuttavia la prima volta che l’australiano e il kazako si trovano in una situazione di tensione, era infatti accaduto ad aprile in occasione del Masters 1000 di Madrid. Sulla terra rossa spagnola alcune decisioni arbitrali avevano portato i due tennisti a uno scontro verbale, culminato poi con una stretta di mano sfuggente a rete con tanto di frecciatine finali.



