Battendo Victoria Mboko, la kazaka ha strappato il pass per le semifinali ma soprattutto per Riyadh. Andreeva, superata in extremis, sarà riserva in Arabia insieme ad Alexandrova
Sul gong della stagione WTA Elena Rybakina ha scritto l’ultimo capitolo di una storia che non sembrava per nessuna ragione voler offrire un finale comprensibile. Sarà lei, ventiseienne nata a Mosca e da tempo naturalizzata kazaka, a occupare l’ultimo slot rimasto libero alle Finals di Riyadh, pronte a scattare il prossimo primo novembre.
Già campionessa di Wimbledon, Elena ha così completato una rimonta che pareva fino a poche settimane fa impossibile su Mirra Andreeva: la teenager, vincitrice quest’anno dei titoli “Mille” di Dubai e Indian Wells, pareva certissima di uno slot tra le prime otto della Race, ma tra l’estate e l’autunno si è accartocciata, trasformandosi nell’ultima lepre da braccare quando Jasmine Paolini ha messo la freccia del sorpasso lo scorso weekend a Ningbo.
Stante la controversa scelta fatta da Mirra di non giocare questa settimana e dunque di non difendersi dagli attacchi della sua più prossima inseguitrice, a Rybakina sarebbe bastato aggiungere i 195 punti in palio nelle semifinali del Toray Pacific Open ai propri migliori 18 risultati stagionali per scavalcare il baby fenomeno da Krasnojarsk e volare in Arabia.
Obiettivo raggiunto all’alba italiana di oggi, quando la numero 7 WTA ha battuto nei quarti di finale la stellina canadese Victoria Mboko, al termine di un match lineare nel primo set – solo un break a decidere il parziale nel secondo gioco – e più palpitante nel secondo: sprecata una palla break nel fatidico settimo game, Rybakina ha dovuto cancellare un set point sul 6-5 Mboko per riparare al tiebreak, poi vinto con discreta tranquillità.
La kazaka import, che domani affronterà in semifinale la finalista di Pechino Linda Noskova, prenderà parte al “torneo delle maestre” per la terza volta consecutiva, e raggiungerà a Riyadh le già note iscritte Sabalenka, Swiatek, Gauff, Anisimova, Pegula, Keys e Paolini. Resta il solito punto di domanda sulle condizioni della campionessa in carica dell’Open d’Australia, la quale ha giocato l’ultima partita a Flushing Meadows e saltato l’intero swing asiatico a causa di un infortunio al polso.



