Il toscano – oggi in campo contro Tsitsipas – sente la pressione per difendere l’ottavo posto nella Race to Turin e si prepara ad assumersi anche il peso della leadership in Coppa Davis
Non è un autunno qualunque per Lorenzo Musetti. Ottavo nella Race to Turin con 3.485 punti, il giocatore di Carrara si trova a vivere un doppio banco di prova: la rincorsa alla qualificazione per le ATP Finals 2025 e, quasi in parallelo, la responsabilità di guidare il Team Italia in Coppa Davis, in assenza di Jannik Sinner.
In un’intervista concessa al portale ufficiale ATP Tour, Musetti ha raccontato la pressione che sta vivendo in questo finale di stagione:
“La realtà è che non è una situazione molto comoda quella in cui mi trovo adesso, anche se ovviamente tutti i ragazzi dietro di me devono giocare davvero bene per prendere il mio posto. Purtroppo li vedo in gran forma (ride), si stanno avvicinando sempre di più, e questo mi fa sentire una pressione extra.”
“Non voglio perdere nemmeno un secondo a pensare ai punti o al ranking, preferisco concentrarmi solo sulle partite.”
Reduce dai quarti di finale a Pechino e Bruxelles e dagli ottavi a Shanghai, Lorenzo sa benissimo che ogni match può spostare gli equilibri della Race. Al torneo di Vienna, dove debutta oggi, non prima delle 17:30, contro Stefanos Tsitsipas, l’obiettivo è chiaro: blindare la sua posizione e dimostrare di meritare un posto tra i migliori otto del mondo.
Nuove responsabilità azzurre
Come se la tensione del circuito non bastasse, per Musetti è arrivata anche una nuova e importante investitura: con le convocazioni ufficiali di Filippo Volandri, e la conferma che Sinner non farà parte del team, Lorenzo diventa di fatto il numero uno della Nazionale italiana in Coppa Davis.
Un onore, senza dubbio, ma anche una grande responsabilità. Come ci è sempre stato detto e ripetuto – da giocatori e dirigenti – il gruppo è unito, compatto, e, anche se l’assenza di Jannik si farà sentire, può diventare uno stimolo in più per dimostrare che l’Italia non vive di solo Sinner.
L’Italia, campione in carica da due edizioni consecutive, si presenta nuovamente come una delle favorite, ma le rivali non mancano: la Spagna schiererà Carlos Alcaraz, mentre la Germania arriverà con Alexander Zverev al comando. La competizione si terrà in casa, dettaglio che aggiunge ulteriore fascino, ma anche maggiore pressione.
Novembre: il mese dove tutto si concentra
Per Musetti, questo finale di stagione è molto più di una serie di tornei: è una prova di crescita. Deve imparare a convivere con la pressione e dovrà farsi carico di un ruolo importante.
“A volte la pressione è inevitabile, ma l’unico modo per superarla è giocare bene e divertirsi. Penso solo a questo.”
Si riparte oggi dalla sfida contro Tsitsipas e fino alla fine di novembre sarà tutto un saliscendi di emozioni e di impegni che solo chi sogna in grande può affrontare con il sorriso. In bocca al Lorenzo e… smile!