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    TennisTalker MagazineWTA Ningbo: Rybakina domina Paolini, corsa alle Finals ancora aperta

    WTA Ningbo: Rybakina domina Paolini, corsa alle Finals ancora aperta

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    Jasmine lotta nel primo set, ma alla distanza la maratona di ieri con Bencic le talgia le gambe. La qualificazione a Riyadh resta a un passo, ma adesso è Andreeva a rischiare grosso

    [3] E. Rybakina b. [2] J. Paolini 6-3 6-2

    Match point in rete. Non ci riferiamo a una grossa occasione sprecata da Jasmine Paolini nella cruciale semifinale di Ningbo contro Elena Rybakina, ma a qualcosa di più grosso e trascendente, ovverosia l’enorme palla di feltro gialla grossa quanto una stagione intera che, qualora spedita all’incrocio delle righe, avrebbe qualificato matematicamente alle Finals di Riyadh Jasmine Paolini. Jas dovrà invece ancora aspettare per essere sicura di ricevere una cattedra al torneo delle “maestre”, anche se il pass resta comunque vicinissimo e per metterlo al collo manca poco più che l’ufficialità.

    A restare in corsa, grazie al netto successo maturato sul cemento del far east cinese, è invece Elena Rybakina, la quale aveva disperatamente bisogno del successo per tenere accesa la speranza di volare in Arabia. Morale della favola, la kazaka ha vinto portandosi a 4130 punti nella race; l’azzurra, ci perdoni Lapalisse se lo tiriamo in ballo anche nei weekend, ha perso, e rimane a 4325. Ergo, a rischiare di brutto adesso è Mirra Andreeva, ferma a 4320 punti e ottava nella Race.

    La teenager russa non risulta iscritta a nessuno dei due tornei che chiuderanno la stagione WTA la prossima settimana, il 500 di Tokyo e il 250 di Guanghzou, ed è quindi teoricamente esposta al rischio che Rybakina la sorpassi con un’impresa in Giappone. Resta probabile, del resto, che l’entourage di Andreeva in queste ore abbia chiesto una wild card last minute per volare al Toray Pan Pan Pacific Open.

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    Tornando alla stretta cronaca, lo scontro diretto a Ningbo è risultato parecchio sbilanciato: troppo condizionata Jasmine dalle tre ore e mezza di furibonda lotta necessarie ieri per rimontare Belinda Bencic; troppo centrata la kazaka, alla quale è stato sufficiente limitare gli errori per aver vita discretamente facile contro un’avversaria lontana dal 100% delle proprie possibilità.

    Nonostante tutto, il primo set è stato lottato alquanto: sei giochi su nove sono finiti ai vantaggi, ma la partita ha restituito il gong anticipato allorquando la campionessa di Wimbledon 2002 ha strappato il break in un tiratissimo ottavo game da venti punti alla quarta occasione utile. A Jasmine, che pure avrebbe avuto una palla per il contro break nel gioco successivo, cancellata da Rybakina senza offrire all’azzurra la possibilità di giocarsela, si è a quel punto appannata la vista, e il secondo set è filato via veloce, senza che la nostra numero uno potesse fare granché per rimanere agganciata all’ultimo vagone.

    Rybakina, rasserenatasi considerato l’andazzo del match, ha tremato un pizzico solo sul finale, quando è stata costretta, riuscendovi massime grazie al servizio, ad annullare quattro palle break (di cui tre consecutive) al momento di chiudere la faccenda. Una faccenda che, riavvolgendo il nastro, non è mai stata aperta per davvero.

    Della situazione generale in ottica Finals abbiamo detto, limitandoci qui a ribadire che Jasmine può continuare a dormire sonno abbastanza tranquilli. Paolini e Rybakina si ritroveranno a Tokyo da lunedì. Se al meeting parteciperà anche Andreeva – e lo scopriremo presto – sarà una settimana interessante.

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