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    Sinner al TG1: “Nei momenti difficili mi ricordo che ho vinto Wimbledon”

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    Dopo la vittoria di Pechino, Jannik Sinner è stato intervistato al TG1 dove ha raccontato le emozioni di questa stagione straordinaria con due Slam, un 500 e soprattutto la vittoria a Wimbledon

    Jannik Sinner continua ad ottenere vittorie in giro per il mondo: dall’Australia all’Asia, passando per l’Europa, la stagione dell’altoatesino finora è stata da film. Non sono mancate le difficoltà, con la squalifica di tre mesi e le due sconfitte in finale al Roland Garros e allo US Open contro Carlos Alcaraz. In seguito a quest’ultima Sinner aveva dichiarato di voler provare a fare qualcosa di diverso durante le sue ultime partite ed in parte si è visto a Pechino. “Provo a giocare liberamente, perché alla fine il tennis è un gioco e deve essere anche divertente” – questo è l’obiettivo che l’altoatesino si dà quando scende in campo, come ha dichiarato al TG1.

    Sinner allo US Open (foto presa da pagina adkronos)
    Jannik Sinner (foto presa da pagina adkronos)

    Sinner, non un giocatore ma un team vincente

    Nell’intervista il numero due al mondo ha anche sottolineato l’importanza del team, che nel corso dell’anno ha subito importanti variazioni con l’allontanamento di Marco Panichi e Ulises Badio prima di Wimbledon, il ritorno di Umberto Ferrara a Cincinnati e poi la new entry Alejandro Resnicoff in Cina. Simone Vagnozzi e Darren Cahill sono invece rimasti sempre al loro posto, con il coach australiano che è diventato quasi un secondo padre per Jannik. “Senza di loro non sarei nessuno, è molto bello ridare dei momenti positivi indietro” – ha detto l’italiano.

    Il ricordo dei Championships

    L’apice della stagione è stato raggiunto a Wimbledon, il torneo dei tornei. Sinner, che è diventato il primo italiano a vincere all’All England Club ha raccontato così la vittoria al TG: “E’ normale che a volte ci si pensa ancora, soprattutto nei momenti difficili mi ricordo che ho vinto Wimbledon, un torneo incredibile

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    Da sinistra Simone Vagnozzi, Jannik Sinner e Darren Cahill con il trofeo di Wimbeldon
    Da sinistra Simone Vagnozzi, Jannik Sinner e Darren Cahill con il trofeo di Wimbeldon / ATP

    Il bilancio della stagione con l’obiettivo Torino

    “Tanti risultati buoni, ho giocato 8 tornei e in 7 sono arrivato in fondo, c’è poco da dire” – dice Jannik analizzando con i numeri il suo straordinario 2025. In effetti non c’è molto su cui discutere, se non pensare al futuro e a cosa si può fare per migliorare questi risultati: “Nel frattempo cerchiamo di fare nel nostro meglio nei tornei prima di Torino” – conclude l’azzurro, laconico e deciso per puntare a realizzare qualche altro sogno nel cassetto.

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