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    TennisTalker MagazineDjokovic e Murray si dicono addio: finisce la collaborazione prima del Roland Garros

    Djokovic e Murray si dicono addio: finisce la collaborazione prima del Roland Garros

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    Dopo soli sei mesi, il serbo interrompe il rapporto professionale con lo scozzese. Risultati al di sotto delle aspettative e, forse, un’intesa mai del tutto sbocciata alla base della separazione

    Era una delle coppie – tennista e coach – più inattese e curiose, ma l’avventura di Novak Djokovic e Andy Murray come team si è già conclusa. A pochi giorni dall’inizio del Roland Garros, il numero 6 del mondo ha annunciato sul social X la fine della collaborazione con l’ex campione scozzese, che lo ha affiancato per appena sei mesi.

    L’unione tra i due ex rivali, entrambi vincitori di Slam e protagonisti del tennis dell’ultimo decennio, aveva suscitato grande curiosità. I risultati però non sono mai arrivati davvero: Djokovic ha raccolto un deludente record di 12 vittorie e 7 sconfitte nel 2025, con un solo Slam disputato insieme a Murray come coach — l’Australian Open — dove un infortunio al serbo ha bloccato ogni possibilità di arrivare fino alla fine nel torneo.

    Negli ultimi mesi, la situazione è peggiorata: tre sconfitte consecutive e prestazioni opache hanno alimentato le voci di un possibile cambio. La conferma è arrivata via social, con un messaggio sobrio ma affettuoso da parte di Djokovic:
    “Grazie coach Andy per tutto il lavoro, il divertimento e il supporto dentro e fuori dal campo in questi sei mesi. Ho davvero apprezzato l’amicizia che si è rafforzata tra noi.”

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    Dietro la rottura, secondo fonti vicine al team, ci sarebbero anche problemi legati alla condizione fisica del serbo e una certa difficoltà nel trovare una linea comune con Murray, nonostante il rispetto reciproco. L’ex numero uno britannico, dal canto suo, non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali.

    Djokovic si presenterà dunque al Roland Garros senza Murray al suo fianco e con molti interrogativi sul suo stato di forma. Resta da capire chi sarà il prossimo a entrare nel suo angolo, mentre si fa sempre più chiaro che per Nole, il 2025 è uno degli anni più complicati della sua lunga e straordinaria carriera.

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