Incredibile prestazione di Mirra Andreeva: rimonta Sabalenka e diventa la numero 6 al mondo. Chi come lei a soli 17 anni?

[9]M. Andreeva b. [1]A. Sabalenka 2-6, 6-4, 6-3

Se c’è una giocatrice che oggi può sentire il peso della pressione, quella è Aryna Sabalenka. La bielorussa ha tutto da perdere: un avvio di stagione in salita, nessun titolo all’attivo e la necessità di imporsi per non lasciare dubbi sulle sue ambizioni. Dall’altra parte, Mirra Andreeva può giocare a mente libera. È giovane, ha già sorpreso tutti e questa partita è solo un’occasione in più per aggiungere un altro capitolo alla sua favola.

Ma la russa non è sola, in panchina ha un asso nella manica: Conchita Martínez, una stratega capace di trasformare talenti in campionesse. Dopo aver guidato Karolina Pliskova e Garbine Muguruza, ora il suo obiettivo è plasmare Andreeva per portarla sulla vetta.

Il match inizia a ritmo alto, con Andreeva che parte forte e si porta due volte sul 30-0 nei primi game in risposta. Sabalenka, però, non è tipo da farsi travolgere. Con grinta, potenza e le immancabili urla che accompagnano il suo gioco, annulla quattro palle break, tiene il servizio con i denti e, con un break pesantissimo, si prende il 4-1.

Sul 5-2 è servizio Andreeva, arriva il primo set point, sufficiente per far conquistare immediatamente il primo parziale alla bielorussa che sembra aver abbandonato le indecisioni di inizio set.

Andreeva reagisce scagliando una pallata in tribuna. Un gesto di stizza che svela qualche emozione, che fino ad ora sembrava non appartenerle. È puntuale arriva il warning dal giudice di sedia. Il toilet break è fondamentale per ritrovare la serenità.

Inizia il secondo set: Sabalenka annulla 3 palle break e va 1-0, Andreeva pareggia i conti e subito dopo trova il break. Un altro turno di servizio della giovane russa la porta in vantaggio 3-1, poi Aryna accorcia: non vuole assolutamente regalare il set. Rischia Mirra sul 3-2, ma annulla 2 break point e va avanti 4-2.

Tiene anche Sabalenka e dopo il cambio campo si va sul 5-4 per Junior, che sta dimostrando di essere grande con la G maiuscola, tanto che vince il secondo set 6-4 e apre il terzo con un break a zero. La leonessa bielorussa risponde con un contro break, ma Andreeva è più determinata e ne fa un altro e subito.

Da qui sembra iniziare il declino della numero 1, che non riesce più ad incidere in risposta. Nessuno riesce a cambiare ulteriormente la situazione fino al 5-3, quando Aryna si arrende ad una “ragazzina” (solo anagraficamente) che va a 1000 e non si ferma, tra freddezza e intelligenza.

Chiude quindi un match incredibile che le consegna il secondo WTA master 1000 consecutivo, durante il quale ha sconfitto entrambe le prime due in classifica e grazie al quale ora giocherà a Miami da sesta del ranking WTA.

Mirra Andreeva, dopo questa fantastica finale, diventa la terza a vincere Indian Wells a 17 anni, al pari di Martina Hingis e Serena Williams e ciò non succedeva da più di 25 anni. E’ la terza giocatrice nella storia a battere numero 1 e numero 2 nello stesso torneo dopo Steffi Graf (Miami 1987) e Serena Williams (US Open 1999).

Una grande tennista in campo, ma capace di essere umile e timida appena si presenta senza la racchetta in mano. Durante la premiazione, esordisce salutando il pubblico con voce tremolante e scherza con se stessa, con il pubblico e con Sabalenka che non si sottrae ad applausi e complimenti. Ebbene sì, cara Mirra, è tutto reale, sei diventata una stella.