Anche la madre di Rybakina era intervenuta contro il coach della figlia
La vicenda tra Elena Rybakina e il suo ex allenatore Stefano Vukov continua a far discutere, con nuove rivelazioni che aggiungono ulteriori dettagli inquietanti. A prendere posizione sulla questione non è stata solo la WTA, che ha imposto un anno di sospensione al tecnico croato, ma anche la madre della campionessa di Wimbledon 2022, che in una lettera inviata direttamente ai vertici del circuito ha chiesto protezione per la figlia.
Secondo le ultime informazioni emerse, la madre di Rybakina avrebbe manifestato preoccupazione per lo stato emotivo e mentale della figlia, arrivando persino a chiedere espressamente che Vukov smettesse di farla piangere.
La madre di Rybakina: “Non voglio che mia figlia pianga”
Dalle carte dell’indagine condotta dalla WTA, emerge che la madre della tennista aveva cercato in prima persona di limitare l’influenza di Vukov su sua figlia. In una mail inviata ai responsabili del circuito, la donna aveva denunciato il comportamento del coach, chiedendo alla federazione di intervenire per tutelare Elena.
“Ho chiesto a Vukov di smettere di far piangere mia figlia”, avrebbe scritto la madre della kazaka.
A confermare le sue preoccupazioni ci sarebbero state anche le testimonianze di membri del team di Rybakina, che hanno raccontato di episodi di forte stress emotivo, al punto che la madre avrebbe rifiutato di far allenare la figlia con Vukov in alcune occasioni.
Il contenuto della lettera ha avuto un peso importante nella decisione della WTA di bandire il coach croato, che già da mesi era al centro di una indagine per abuso mentale e violazioni del codice di condotta.
Vukov sospeso: le accuse di abuso mentale e persecuzione
Secondo quanto riportato da The Athletic, la CEO della WTA, Portia Archer, ha comunicato a Rybakina e Vukov la decisione della federazione il 31 gennaio, in un documento di tre pagine che ha rivelato dettagli scioccanti sulla loro relazione.
Il tecnico croato, che aveva allenato la kazaka dal 2019 fino alla rottura prima degli US Open 2024, è stato accusato di:
- Insulti e umiliazioni: Vukov avrebbe definito Rybakina “stupida” e le avrebbe detto che senza di lui sarebbe ancora in Russia a “raccogliere patate”.
- Abuso mentale e stress emotivo: secondo la WTA, il coach ha più volte spinto la giocatrice oltre i suoi limiti fisici, causandole problemi di salute e portandola alle lacrime.
- Persecuzione dopo la separazione: dopo essere stato allontanato, Vukov avrebbe ignorato la direttiva di non contatto imposta dalla WTA, tempestando Rybakina di messaggi e chiamate e aggirandosi nei corridoi del suo hotel a New York per convincerla a tornare con lui.
Archer ha definito il comportamento di Vukov una chiara violazione della sicurezza della giocatrice, sottolineando che persino mentre la lettera di sospensione veniva scritta, il coach continuava a infrangere le regole del no-contact.
E la vicenda potrebbe non essere finita qui. La WTA ha anche rivelato che tra Rybakina e Vukov ci sarebbero prove di una relazione sentimentale, con il tecnico che avrebbe soggiornato nella stanza della giocatrice durante gli Australian Open. Un elemento che, come ha sottolineato Archer, “non cambia i fatti del caso”, ma che aggiunge un ulteriore livello di complessità alla vicenda.
La reazione di Rybakina e delle altre giocatrici
Nonostante le numerose testimonianze e la decisione della WTA, Elena Rybakina ha sempre difeso il suo ex allenatore, affermando di non essersi mai sentita maltrattata. Alla domanda se avesse ricevuto sostegno dalle altre tenniste, la numero 7 del mondo ha risposto negativamente, segno che nel circuito il caso ha generato opinioni contrastanti.
Diversa la posizione di Coco Gauff, che ha invece lodato la WTA per aver protetto la kazaka: “So che a Rybakina non piace questa decisione, ma credo sia positivo che la WTA si preoccupi per le giocatrici. In questo sport molte atlete parlano solo anni dopo di ciò che hanno subito.”
Anche Iga Swiatek ha espresso preoccupazione, sottolineando quanto sia importante creare un ambiente sicuro per le atlete, affinché possano lavorare senza pressioni nocive.
Rybakina a Dubai
Dopo l’allontanamento di Vukov e la rinuncia da parte di Goran Ivanisevic di proseguire la collaborazione, Rybakina ha deciso di affidarsi a Davide Sanguinetti, con cui ha raggiunto gli ottavi di finale a Dubai eliminando oggi Badosa in un match dove ha dovuto annullare 6 match point.