A meno di un anno dalla maternità l’ex numero 4 del mondo vince il nono titolo della sua carriera. Aveva sollevato l’ultimo trofeo proprio negli Emirati
[WC] B. Bencic b. A. Krueger 4-6 6-1 6-1
“The Lovely Linda“, cantava Paul McCartney in apertura del suo primo album post-Betales del 1970. La parafrasi è sempliciotta, ce ne rendiamo conto, eppure riesce facile definire amorevole la Belinda vista questa settimana ad Abu Dhabi. L’ex prodigio in fasce del tennis svizzero, battendo nella finale del torneo degli Emirati Arabi l’altrettanto sorprendente – anche se sorprendente per motivi diversi – Ashlyn Krueger, si è aggiudicata il nono titolo della carriera, ma come tutti sappiamo la notizia non è esattamente questa. Meno di dieci mesi fa Belinda dava alla luce Bianca, sua primogenita, eppure eccoci qua, già con una coppa in mano a febbraio.
La tennista da Flawil non ha perso né tempo, né condizione. Tornata in campo già alla fine di ottobre in un ITF da 75,000 dollari ad Amburgo, Bencic si è tuffata nella nuova stagione con grande voglia raccogliendo subito risultati imprevedibili: ottavi ad Adelaide partendo dalle qualificazioni, ottavi anche all’Open d’Australia perdendo solo al terzo contro Coco Gauff e trionfo qui, ad Abu Dhabi, in un torneo che non potrà non essere oggetto di mille aneddoti quando, tra qualche tempo, quegli aneddoti potranno essere raccontati a figli ed eventuali nipoti.
Belinda aveva giocato l’ultima finale nel Tour maggiore sulla terra verde di Charleston nell’aprile di due anni fa, perdendo contro Ons Jabeur, ma aveva vinto l’ultimo titolo due mesi prima proprio negli Emirati. Posto del cuore, dunque, se ce n’è uno; teatro perfetto per un trionfo davvero incredibile consideratene le tempistiche, andato in scena davanti agli occhi del marino Martin Hromkovic e della figlioletta, estasiati quando, dopo un dritto inside-out, l’ex campionessa di Roland Garros e Wimbledon juniores ha potuto sollevare le braccia al cielo.
In tutto questo, Ashlyn Krueger, la finalista battuta, non merita di fare la parte della comparsa: la ventenne texana ha messo in mostra un grandissimo tennis durante la settimana, in coerenza con un inizio d’anno davvero incoraggiante, condito dai quarti guadagnati a Brisbane e ad Adelaide e da questa splendida finale, la seconda della sua giovane carriera dopo quella vinta appena diciannovenne a Osaka nel settembre del 2023. Un ulteriore conforto per Ashlyn arriverà lunedì dal computer, che le attribuirà un nuove best ranking alla quarantesima posizione. Computer che, com’è ovvio, premierà anche Belinda: iniziato il torneo solo grazie a una wild card considerata la centocinquantasettesima piazza occupata, la neo-campionessa in carica tornerà ben dentro le prime cento, attorno alla posizione numero sessantacinque. Magari ancora lontana dal best ranking di numero 4 WTA raggiunto nel febbraio del 2020, ma se queste sono le premesse stagionali…