Il campione spagnolo ha parlato della sua vita post ritiro dopo aver ricevuto un prestigioso premio dalla rivista Mundo Deportivo
Sono passati già quasi tre mesi da quel 19 novembre, giorno in cui il tennis ha perso il suo “King of Clay”, Rafa Nadal. Anche se a lui, che ha fatto dell’umiltà una delle sue più grandi doti, questi appellativi non sono mai piaciuti. “Voglio essere ricordato come una brava persone che viene da una piccolo villaggio di Maiorca” aveva dichiarato durante la cerimonia organizzata per celebrare il suo ritiro dal tennis dopo la sconfitta in Coppa Davis a Malaga. Se qualcuno aveva qualche dubbio che Rafa potesse cambiare minimamente dopo l’abbandono del tennis giocato, deve subito cambiare idea.
“Sto bene, sto lavorando in un altro tipo di lavoro, ma sto provando ad organizzare quella che è la mia vita al momento e quella che sarà in futuro” ha dichiarato Nadal, dopo aver ricevuto il “Trofeo Extraordinario” assegnato dalla rivista spagnola Mundo Deportivo al Palau de Congressos di Barcellona.
“La cosa più importante è che ho avuto la gran fortuna di poter fare qualcosa che mi appassionava da piccolo. Ho incominciato facendo “un hobby” e alla fine è stata una parte molto importante della mia vita e per me questa è la cosa più importante . Grazie al tennis ho potuto vivere, conoscere e custodire delle esperienze che terrò per il resto della mia vita. Così posso dire solo “grazie” al mio sport alla vita e a tutta la gente che mi ha aiutato o è passata nella mia vita in qualsiasi momento” ha affermato il maiorchino.
Durante la cerimonia a Rafa è stato anche chiesto chi sia stato il suo più grande rivale:“E’ difficile dire chi fra Djokovic e Federer. La mia carriera va legata a loro due, fra noi tre ci siamo impegnati ad essere migliori. Sicuramente ci siamo tolti dei trofei a vicenda, ma è giusto dire che uno senza l’altro non avrebbe conseguito i numeri che abbiamo conseguito noi tre.” ha segnalato Nadal
Gli è stato chiesto anche come sia la sua condizione fisica attuale: “Ora ho poco dolore, la verità è che non sto forzando molto il “macchinario“, ha detto il giocatore di Manacor sorridendo. Lui che ha avuto una carriera costellata dagli infortuni ma che nonostante ciò è stata straordinaria con 22 slam, due ori olimpici, ed un totale di 92 trofei ATP. Numeri irripetibili, ma che lo hanno obbligato a spingere il suo fisico al limite: “Ora non ho molti dolori e questo per me è molto importante. Alla fine, alzarti e scendere le scale con normalità per me è un passo in avanti molto importante nella mia vita quotidiana” ha commentato il 14 volte campione del Roland Garros,
“Il futuro? Mi sono ritirato da poco, solo tre mesi, e tutto cambia rapidamente. Sono felice di questa mia nuova vita. Vediamo giorno dopo giorno, sono molte le cose a cui bisogna adattarsi e in qualche modo devo scoprire quello che veramente mi motiva fare in questa nuova tappa del mio percorso che confido sia altrettanto appassionante” ha concluso Rafa.