Andy Murray, in un’intervista rilasciata al quotidiano “The Guardian”, ha parlato della sua prima esperienza da coach di Novak Djokovic durante l’Australian Open
Intervistato dal Guardian, Andy Murray ha fornito interessanti dettagli sulla sua prima avventura da allenatore di Novak Djokovic durante l’Australian Open: “Ho sempre saputo che mi sarebbe piaciuto allenare. Non l’ho mai pensata diversamente, ma ci sono cose che ho imparato forse un po’ diverse da ciò che mi aspettavo”, ha confessato.
L’ex campione britannico ha dichiarato di dover migliorare, e che la sua esperienza da giocatore non basta per poter allenare: “Ci sono certe aree in cui ho bisogno di migliorare, per esempio riguardo l’aspetto tecnico del gioco. Come giocatore, conosco le basi, ma non estremamente bene come molti allenatori esperti “.
“Gli ex giocatori, in genere, sono molto bravi con la strategia e nella comprensione dell’aspetto psicologico del tennis”, ha detto Sir Andy, “ma ci sono altri aspetti del mestiere da coach che ho bisogno di imparare”.
Murray non crede però che il suo lavoro come allenatore sia più difficile della sua ex professione: “Giocare è molto più difficile, ovviamente. Contesterei chi dicesse che è più difficile guardare dai lati del campo. So quanto è difficile essere lì fuori”.
“Mi sono sentito molto nervoso nella preparazione alla partita, ma quando la stavo guardando sono riuscito a “spegnere” la tensione. Mi sono sentito calmo, di lato. Alla fine della partita con Alcaraz o nei momenti importanti, senti la tensione ma non allo stesso modo di quando giochi”.
Proprio grazie alla vittoria nei quarti dell’Open d’Australia contro il giocatore spagnolo e nonostante la mancanza di esperienza da coach, Muzza è riuscito a portare il suo “allievo” Nole in semifinale. Al termine dell’incontro, Djokovic lo è andato immediatamente ad abbracciare.
“E’ stato un bel momento” ha detto Murray. “Tutti erano molto carichi dopo la partita, considerando anche come Novak si sentiva. Il modo in cui ha giocato nonostante tutto è stato irreale. E’ stata una prestazione incredibile.”