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    La WADA non farà ricorso nel caso di Iga Świątek

    Dopo aver accettato la spiegazione della contaminazione da melatonina fornita dall’atleta e approvata dall’ITIA, la WADA conferma che non farà appello al CAS nel caso di Iga Świątek

    Con un giorno di anticipo rispetto alla scadenza naturale dei termini fissata per martedì 21 gennaio, l’Agenzia Mondiale Antidoping (WADA) ha annunciato che, dopo un’analisi approfondita, non porterà il caso della tennista polacca Iga Świątek al Court of Arbitration for Sport (CAS). La giocatrice era risultata positiva alla trimetazidina, una sostanza vietata utilizzata in medicina nel trattamento dell’angina pectoris, durante un controllo effettuato nell’agosto del 2024.

    Il 28 novembre, l’International Tennis Integrity Agency (ITIA), organismo indipendente che gestisce i programmi antidoping per conto della Federazione Internazionale di Tennis, ha comunicato che Świątek ha accettato un periodo di sospensione di un mese. L’ITIA ha concluso che il risultato positivo era dovuto a un flacone di melatonina contaminato, acquistato in una farmacia polacca dov’è regolamentata come farmaco.

    La WADA ha esaminato attentamente il fascicolo relativo alla decisione dell’ITIA, ricevuto il 29 novembre. Gli esperti scientifici dell’agenzia hanno confermato che la spiegazione fornita dall’atleta, riguardante la contaminazione del prodotto, è plausibile e che non ci sono motivi scientifici per contestare la decisione al CAS. Da notare che anche l’azienda produttrice aveva ammesso la possibilità si contaminazione del prodotto con una sostanza non elencata nel foglietto illustrativo ma utilizzata nella produzione di altri farmaci.

    Inoltre, la WADA ha consultato esperti legali esterni, i quali hanno ritenuto che la spiegazione della contaminazione fosse adeguatamente documentata e che la decisione dell’ITIA fosse conforme al Codice Mondiale Antidoping. Pertanto, non ci sono basi valide per presentare ricorso al CAS.

    A differenza di quanto sta succedendo a Jannik Sinner, che dovrà attendere il verdetto dell’arbitrato in programma a Losanna i prossimi 16 e 17 aprile per sapere cosa gli succederà nel futuro prossimo, si chiude dunque in modo definitivo il conto in sospeso con la giustizia sportiva per l’ex numero uno del mondo, che potrà affrontare con la mente libera le fasi finali dell’Open d’Australia. A Melbourne, Swiatek sfiderà mercoledì Emma Navarro per un posto in semifinale dopo aver battuto facilmente Eva Lys nella mattinata italiana.

    (Fonte: Official Website World Anti Doping Agency)

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