Ben Shelton infligge la prima sconfitta stagionale a Monfils e raggiunge Sonego nei quarti di finale. ll tennista australiano supera l’americano in tre set e conquista per la prima volta i quarti di finale a Melbourne. Prossima sfida contro Jannik Sinner.
[21] B. Shelton b. G. Monfils 7-6(3) 6-7(3) 7-6(2) 1-0 rit.
Le premesse di una sfida generazionale
Nessun precedente per la sfida generazionale (16 anni di differenza) fra Shelton e Monfils. Il francese, dopo il trionfo nel 250 di Auckland, si presenta da imbattuto negli ultimi otto incontri giocati. L’americano vuole tornare nei Quarti agli Australian Open e confermare la candidatura alla Top 10. La Monf battendo Fritz (quarta testa di serie) è divenuto il più anziano a vincere contro un top 5 in Australia, e a 38 anni mette sul piatto 65 Slam giocati e 21 ottavi di finale. Shelton dopo aver confermato la top 20 nel 2024 cerca il salto di qualità e una maggiore costanza di rendimento.
Bene Shelton, Monfils eroico fino al KO tecnico: Il riassunto del match
Il primo set è pressoché perfetto al servizio per entrambi i giocatori. Nessuna palla break fornita, qualche scambio combattuto e tanto spettacolo, si va al tie-break. Monfils sa di dover mettere la testa avanti nel punteggio e parte bene con un mini break, poi recuperato da Shelton. L’americano si porta in vantaggio, complice un brutto errore di Monfils sul 3-3. Il francese poi cede del tutto, commette un doppio fallo sul primo set point per Shelton e regala il primo set all’americano.
Nel secondo set Monfils chiama il fisio sul 2-1 per sistemare una fasciatura al polso sinistro. Il match riprende con entrambi i giocatori che continuano a non concedere nulla al servizio, ma dal 3-3 si rompono un po’ gli equilibri. Prima Shelton annulla tre palle break consecutive a Monfils, salvando un turno di battuta che avrebbe mandato il francese a servire per il set. Poi Monfils sul proprio servizio si fa rimontare e offre due palle break all’americano, è bravo però Gael ad annullarle giocando bene nei momenti chiave. Si prosegue dunque on serve e si arriva ancora al tie-break, con zero break in tutto il match. Come nel set precedente Monfils parte avanti, questa volta però mette al sicuro il vantaggio con due mini break. Shelton reagisce, recupera un mini break ma non basta. Le Monf chiude il tie-break 7-3 vincendo ancora un punto sul servizio dell’americano.
Il terzo set sembra seguire l’andazzo dei primi due, quando a sorpresa arriva il break di Monfils. Il vantaggio dura poco, Shelton approfitta di un lieve calo di energie dell’avversario e ottiene l’immediato contro break. Monfils, nonostante si pieghi sulle ginocchia dopo ogni punto, ottiene un’altra palla break che però non sfrutta. Per Shelton sembra arrivare il momento della verità, con l’ex numero 8 del mondo dall’altro lato della rete che appare sempre più in debito di ossigeno. In carriera però il francese ha più volte portato a casa il risultato nonostante la stanchezza, lasciando andare i colpi con maggior scioltezza. Si arriva infine al terzo tie-break consecutivo, importante per Shelton ma fondamentale per Monfils. Il francese ormai sembra del tutto a corto di energie e l’americano va sopra 5-2, con due servizi a disposizione. La testa di serie numero 21 ha vita facile e chiude 7-2.
Il set perso sembra mettere la pietra tombale sulla partita di Monfils, che ormai non ha più nulla da chiedere al proprio fisico e lascia il campo per un toilet break. Al rientro in campo il francese perde subito il servizio. La testa di serie numero 21 continua a picchiare, ma Monfils non ne ha più e ferma il match. Ben Shelton diventa il più giovane americano a raggiungere per due volte i Quarti agli Australian Open dopo Andy Roddick.
Shelton raggiunge Sonego
L’avversario dell’americano sarà il nostro Lorenzo Sonego, che ha superato in quattro set la sorpresa Tien. Comunque andrà avremo un nuovo semifinalista a Melbuorne, con Jannik Sinner all’orizzonte.
[8] A. De Minaur b. A. Michelsen 6/0 7/6 6/3
Il match che chiude il programma della nona giornata degli Australian Open è la sfida tra il giocatore di casa De Minaur e l’americano Michelsen, che in comune hanno solo il nome, Alex. È la terza volta che i due si affrontano: Michelsen ha vinto l’unico precedente incontro sul cemento, mentre De Minaur ha concesso solo 3 giochi nel loro match al primo turno del Roland Garros lo scorso anno.
De Minaur punta a raggiungere i quarti di finale qui per la prima volta e ad eguagliare il suo miglior risultato in un Grande Slam. Per Michelsen, sarebbe la prima volta. Questa è la seconda partecipazione dell’americano agli Australian Open e la sua sesta complessiva in un torneo del Grande Slam.
Michelsen è mancino, ma gioca con la destra, il che gli ha permesso di sviluppare un rovescio particolarmente potente. Una scelta opposta a quella di Nadal, che ha fatto esattamente il contrario (usando la sinistra anziché la destra). Attualmente ci sono già due americani nei quarti, Paul e Shelton. Riuscirà il ventenne numero 42 ATP a raggiungere i suoi connazionali? Chi vince affronterà Jannik Sinner.
IL MATCH
Il primo set inizia con due break per De Minaur che parte molto deciso, complice anche un Michelsen forse un po’ intimorito e incapace di entrare in partita. Dopo soli 19 minuti, l’americano si trova sotto 5-0. De Minaur serve per il set e Michelsen ha la sua prima palla break, ma non riesce a concretizzarla. De Minaur chiude il set 6-0 in 27 minuti.
A 20 anni, è difficile accettare un punteggio così severo. Riuscirà Michelsen a risollevarsi psicologicamente e a cambiare ritmo? Nel secondo set, Michelsen mostra segni di ripresa, conquistando il suo primo game e reagendo con braccia al cielo e un gran sorriso. Ma De Minaur continua a mantenere il controllo, portandosi sul 3-1. Michelsen prova a cambiare strategia, avvicinandosi alla rete, ma con risultati altalenanti. La rete sicuramente non lo spaventa. Ricordiamo che Michelsen ha vinto nel 2022 il torneo Junior di Doppio a Wimbledon in coppia con Sebastain Gorzny.
Nonostante gli sforzi, Michelsen commette diversi errori, soprattutto con il dritto. Dopo un errore tattico su una smorzata, Michelsen riesce comunque a mantenere il servizio e a portarsi sul 4-3. De Minaur, però, non cede la battuta e si assicura la possibilità di servire per il set. Inaspettatamente, Michelsen ottiene un break e si porta sul 5-5, dimostrando grande carattere.
Si arriva al tie-break, dove l’equilibrio è massimo. Michelsen ha una chance per portarsi avanti, ma un errore con la volée gli costa caro. De Minaur chiude il set grazie a un ace e ad un errore di Michelsen, vincendo anche il secondo set.
Nel terzo set, Michelsen sembra più rilassato, ma un errore con la volée gli costa un break decisivo. De Minaur si porta sul 4-2 e mantiene il controllo del match. Michelsen prova a rimanere in partita e sul puteggio di 5/3 arriva al momento della verità: De Minaur serve per il match.
Un dritto vincente, il colpo che lo ha tradito per tutto il match, procura all’americano una inaspettata palla break. Ma due colpi sbagliati, ribaltano la situazione e arriva il primo match point. Un dritto in corridoio dell’americano e De Minaur chiude la partita e per la prima volta raggiunge i quarti di finale agli AO, l’unico torneo dello slam in cui non era ancora riuscito.
Ad attenderlo c’è ora Jannik Sinner con il quale l’australiano non ha mai vinto: 9 a 0 per l’azzurro i precedenti.
John McEnroe ha predetto un futuro da Top 10 per Michelsen che per ora però deve lavorare ancora molto su alcuni aspetti tecnici, in particolare il dritto, che gli ha causato ben 33 errori gratuiti nel match.
Intervistato da Jim Curier, un De Minaur emozionatissimo ha dichiarato: “Raggiungere i quarti, in Australia, era il mio sogno da sempre”.