Il numero uno al mondo regola in quattro set il danese, soffrendo per due set a causa di un problema fisico e approda ai quarti di finale di Melbourne
[1] J. Sinner b. [13] H. Rune 6/3 3/6 6/3 6/2
Si sapeva che sarebbe stato un match difficile contro Holger Rune, i precedenti dicevano 2-2 e tutti si erano conclusi al terzo set. Ciò che non si poteva prevedere era che fra Jannik e il danese, bisognasse superare l’ostacolo di qualche difficoltà fisica. Sinner è però più forte di tutto (e tutti) e vola così ai quarti per la decima volta a livello slam, eguagliando il primato italiano di Nicola Pietrangeli.
IL MATCH
Jannik parte bene imponendo subito un ritmo alto al danese che non riesce a tenere, trova il break in apertura e si porta 3-0. Mantiene percentuali al servizio molto alte (70% di prime palle), concedendo poco anche con la seconda palla (vince il 75% dei punti) e mettendo a segno 4 ace. Nulla può Rune che viene travolto dai colpi dell’azzurro che chiude con il punteggio di 6-3
Nel secondo parziale sul 2-2 una serie di errori di dritto del danese regalano una palla break al nostro numero uno che però non riesce a sfruttare. La musica sembra la stessa del primo set, il ritmo di Jannik è superiore e riesce a conquistare un’altra palla break. Il rovescio dell’azzurro si infrange in rete e Rune riesce a salvarsi da una situazione difficile. Improvvisamente Sinner inizia a muoversi male e fa continue smorfie di dolore. I problemi fisici si riflettono in un ottavo game giocato male, provando ad accorciare i colpi e concludendo con una seconda di servizio che esce di molto e che assicura il break decisivo a Rune, che chiude con il punteggio di 6-3.
Prima di iniziare il terzo set, Sinner decide di andare negli spogliatoi, ma al ritorno sembra essere ancora dolorante. Sull’1-1 sbaglia col dritto e concede due palle break al danese, le cancella però egregiamente giocando aggressivo sulla prima e vincendo uno scambio spettacolare sulla seconda al termine del quale entrambi si piegano in due. il danese ne conquista anche una terza, ma arriva l’ace ad aiutare Sinner ad evitare un break che poteva essere determinante nelle sorti del set.
Jannik chiama il medical time out (forse per un problema allo stomaco) al termine del quale sembra essersi rivitalizzato. Infatti i colpi dell’azzurro iniziano a viaggiare ad una velocità di crociera superiore, e tiene testa a Rune. Sul 4-3 in favore dell’italiano, il danese sbaglia qualche scelta tattica, come al solito è disordinato nel suo gioco, regala una palla break che riesce ad annullare grazie ad una palla corta intenzionata a spezzare le gambe di Jannik, che però adesso sono tornate ad essere veloci. Sinner conquista un’altra palla break, il rovescio di Rune si affossa in rete e Jannik strappa il servizio al danese, il quale chiama l’intervento del fisioterapista, ma serve a poco per spezzare il ritmo dell’azzurro. Sinner chiude con un ace il terzo parziale con il punteggio di 6-3.
All’inizio del quarto set c’è un’interruzione di venti minuti a causa di un problema alla rete. Nulla però può frenare il ritmo di uno Jannik che è sempre più aggressivo e che trova subito il break sull’1-1. L’azzurro si muove leggero sul campo mentre Rune sembra accusare la fatica dei turni precedenti. Sul 4-2 arriva il doppio break che consente a Jannik di andare a servire per il set. Serve a poco un tentativo di Rune di incitare la folla per provare a rimettere in discussione il match, Jannik va a chiudere con sicurezza il proprio turno di battuta e vince con il punteggio di 6-3\3-6\6-4\6-2 dopo 3 ore e 13 minuti di partita.
L’intervista post partita
Intervistato da Jim Courier, Jannik non ha lasciato indizi sui problemi che ha accusato nel secondo set. “Mattinata strana, non mi sono scaldato oggi, sapevo che sarebbe stato difficile, ho fatto due chiacchiere con il dottore e mi ha aiutato”
Superata forse la partita più difficile prima della finale, Sinner affronterà ai quarti il vincente della sfida fra lo statunitense Alex Michelsen e il padrone di casa, Alex De Minaur, con cui ha vinto tutti i nove incontri disputati.