Il serbo batte la wild card statunitense Nishesh Basavareddy in quattro set sotto gli occhi del suo nuovo coach Andy Murray
[7] Novak Djokovic b. Nishesh Basavareddy (WC) 4-6/6-3/6-4/6-2
C’era tanta attesa per l’esordio di Novak Djokovic, non solo perché il serbo iniziava la sua corsa per raggiungere il suo 25esimo titolo slam (diventerebbe l’unico della storia del tennis staccando Margaret Court), ma anche per vedere il suo storico rivale Andy Murray a bordocampo come suo allenatore.
Djokovic parte a rilento, come suo solito, e l’americano si fa trovare pronto con il suo tennis dotato di grandi accelerazioni e molta personalità. Infatti Basavareddy, dopo aver annullato una palla break nel secondo gioco del match, trova il break sul 3-3. Nole è molto falloso soprattutto dal lato del diritto, oltre ad essere poco reattivo, l’americano quindi consolida il vantaggio e si ritrova a servire sul 5-4, qui dimostra di essere anche cinico, annulla una palla break e porta a casa il primo set.
Nel secondo set, la wild card continua, con il suo tennis spumeggiante, ad incantare la Rod Laver Arena approfittando di un Djokovic che sembra un parente lontano della sua versione migliore. Nole però si salva soprattutto grazie al servizio che, a parte nel primo set, non lo ha mai tradito (vince il 94% di punti con la prima) e limita gli errori con il diritto. Sul 4-3 arriva il break del serbo che risulterà decisivo per chiudere con il punteggio di 6-3.
Prima di iniziare il terzo set, Basavareddy chiede un medical time out per un problema alla gamba sinistra. La giovane promessa del tennis a stelle e strisce non sembra infatti stare bene, perde la reattività e lucidità che aveva avuto per un set e mezzo. Al contrario Djokovic ritrova la profondità dei suoi colpi e conquista il break in apertura. Tanto basta al serbo per assicurarsi il terzo parziale, anche perché continua ad essere molto solido al servizio (concluderà la partita con 21 ace).
Nel quarto set non c’è storia con Djokovic che ha ritrovato quasi del tutto il suo gioco e riesce a chiudere la pratica con il punteggio di 6-2.
Dopo un leggero spavento iniziale, c’è stato poco lavoro da fare anche per coach Sir Andy Murray, atteso da sfide sicuramente più impegnative. Sicuramente però Basavareddy sarà un nome da tenere d’occhio per il futuro, il classe 2005, ha offerto un tennis vario, pieno di soluzioni di cui c’è bisogno nel tennis moderno.
Divertente curiosità svelata dall’intervistatore post-partita: l’americano aveva in passato come foto profilo proprio l’immagine del campione serbo, ma sicuramente ha dimostrato di non essersi fatto intimidire ritrovandosi il suo idolo dall’altra parte della rete.
Djokovic approda al secondo turno dove affronterà il portoghese Jaime Faria.