Toccano i vertici di un triangolo geografico le sedi dei circoli organizzatori delle tre diverse competizioni Open, tutte portate a compimento nella prima decade di ottobre, con giocatori impegnati nelle ex province di Pordenone, Gorizia e Udine. L’aggiudicazione delle coppe più prestigiose non conosce limiti di età nei protagonisti assoluti con delle new entry particolarmente stimolanti
E’ Pier Tullio Fonda, consolidato factotum del Tc Fiume Veneto, a dare la stura al primo appuntamento combined dei tre in programma, organizzando il (41° Trofeo bo-frost*) con due gare distinte. La prima, circoscritta ai contendenti di Terza, raccoglie 121 iscritti e vede come primo del seeding il noto maestro ed agonista di livello Andrea Barone, capofila del Tennis Club Via Olivera di San Vendemiano, mentre la seconda forza risponde al nome di Francesco Biasotto dello Sporting Life Center.
Due racchette trevigiane con ranking 3.1 ma con viaggi nel tabellone ben differenti. Mentre Barone, superato anche lo scoglio del re del back Dino Todisco per 7-6 6-1, si allinea per lo scontro clou, il 18enne Biasotto trova disco rosso per 6-3 6-2 ad opera del sorprendente 3.3 Andrea Camporeale della Società Gaja di Padriciano, autore di una progressione di 7 vittorie con il prelibato dessert di 4 positivi.
Che la marcia del 22enne triestino ex 2.8 non fosse casuale se ne deve accorgere a sue spese anche l’ex Campione Italiano Over 45 che per ben due ore cerca di sgretolare la resistenza del rivale con colpi piatti molto profondi e con discese a rete improvvise. Ma il gioco da misurato incontrista di Camporeale, unito alla sua freschezza atletica (sono ben 34 gli anni di di differenza tra i due) gli spalanca la via del successo per 7-5 6-3 e nello stesso tempo gli prefigura la possibile risalita nella categoria superiore.
Tra le 45 gonnelle in corsa per il primato di seconda categoria è la 2.5 Eva Segato del Tc Crema a sovraintendere la lista, mentre al lato opposto lo spazio come n. 2 è pertinenza della 2.6 Ludovica Mazzucchelli, 22enne tesserata per il Geovillage Sporting di Olbia, giocatrice con ascendenti veneti spesso presente nelle competizione nel Nord Est.
Non fa in tempo la Mazzucchelli a godersi la vittoria del primo scontro quando l’ancora 13enne Sofia Ferraris del Tc Nova Palma ne vanifica bruscamente le speranze, superandola per 6-4 6-3, vittoria con il sapore di un ricercato riscatto dopo la sconfitta subita un anno fa in quel di Carlino.
Il momento clou presenta un testa a testa che all’anagrafe fa brillare il numero di 31 primavere, somma dell’età delle due protagoniste. Le sorti della gara sono sulle corde della più esperta 18enne Segato (per anni nelle fila del Tc Caneva) e della palmarina la quale dà subito ritmo all’incontro con la serie continua dei suoi colpi dal fondo, ma dall’altra parte della rete la brava Segato, pur stanca dai due tesi match giocati il giorno prima, controlla bene la situazione, lascia sfogare l’operosa Ferraris e mette all’incasso i suoi errori forzati che le favoriscono il viaggio verso il titolo per 6-3 6-3.
Premiazioni effettuate in tempi diversi con la presenza della sindaca di Fiume Veneto Jessica Canton, dirigente che si avvale anche della delega allo sport.
E’ il Tennis Campagnuzza a varare il “12° Torneo Gianfranco Cortese”, la società goriziana ripropone il suo combined, accogliendo 122 racchette che si danno battaglia sotto le nuove coperture agli ordini del giudice di gara Elisa Dimatteo. Ancora presente tra le prime del seeding la 2.6 Ludovica Mazzucchelli alla quale spetta la prima poltrona, mentre nella parte bassa del tabellone con il titolo di 2.7 staziona la beniamina di casa Rebecca Punteri, allieva tenace del maestro Bruno Corolli.
Tempi duri in Friuli Venezia Giulia per la 22enne sarda che sbatte subito contro l’ispirata 3.2 Cecilia Franzin, triestina 18enne capace di sfrecciare in finale con lo score di 6-3 6-4.
La 16enne Punteri, da parte sua, dà un dispiacere in casa Franzin superando la ventenne sorella Camilla al termine di una contesa piuttosto dura regolata dall’isontina per 2-6 6-4 6-3.
La corsa risolutiva per il titolo è molto avvincente, la Punteri alterna momenti di predominio nel gioco ad improvvisi vuoti mentali, ma va riconosciuto che Cecilia Franzin, che sul finire lamenterà qualche problema alla gamba sinistra, manovrando spesso un rovescio bimane lungolinea con perfetto tempismo provoca improvvisi squarci nella sicurezza della contendente di casa,. La mobile 16enne goriziana riprende fiducia, rassetta le sue paure, risale da un preoccupante 0-3 e con giudiziosa coordinazione nei colpi e tramite recuperi estremizzati riesce a portare a casa per 7-5 4-6 6-4 il sofferto primato da mettere in bacheca, sicuramente, come il primo della serie. Per la Franzin, digerita la sconfitta, troverà prossimo conforto nell’interessante esperienza che l’attende nel college USA in Oklahoma.
Nel tabellone principale dei maschi si contano ai blocchi di partenza dieci racchette con ranking di seconda. Nell’imbuto di semifinale si conferma per 6-2 6-3 il primo del seeding, il 2.7 Enrico Wood, a spese del pari classifica Edoardo Chiarvesio (in precedenza eversore dell’intramontabile Alessandro Bernardini), mentre il secondo favorito, Matteo Turci è costretto a salutare la compagnia a causa dei ricorrenti problemi alla schiena, dopo aver perso il primo parziale contro il 2.7 Pierandrea Valvasori.
Parte bene l’esuberante portacolori del Tennis Club triestino, mentre Wood stenta a trovare il beneficio dei suoi colpi toppati spesso bloccato dalle angolate fiondate del rivale. Il pordenonese, recuperato il tempo produttivo negli scambi è determinato nell’agganciare l’agile avversario ed a fare corsa appaiata fino al decimo gioco. Momento che il 19enne giuliano sfrutta al meglio con buona copertura del campo e con pregevoli chiusure in avanzamento, tali da confezionargli il set per 7-5. In verità, con questo set si conclude la reale parte agonistica dell’incontro, visto che Wood diventa molto falloso ed appare poco incline a competere con un rivale in continuo forcing, capace di dispensare il bagel conclusivo e di rifarsi sulla sconfitta del precedente testa a testa.
Premiazioni orchestrate dal disinvolto presidente del Tennis Campagnuzza Alessandro Marini, il quale si compiace anche dei complimenti da parte del presidente regionale Fitp Antonio De Benedittis per l’encomiabile attività svolta a tutto raggio dal circolo isontino.
Conclude la triade degli Open ottobrini il Modus Tennis Club di Tarcento, sodalizio in continuo miglioramento strutturale che ripropone nell’anno in corso ancora una gara combined, nuovamente affidata al giudice di gara Renzo Biasiolo.
Sul versante femminile Rebecca Punteri, gratificata dal primo posto nel tabellone, respinge in semifinale per 6-2 4-6 6-4 le insidie della slovena Sara Palcic, vincitrice della precedente edizione, apprestandosi ad incrociare le racchette con la 2.8 del Modus Anna Peres, balzata in finale per la defezione dell’infortunata Cecilia Franzin.
Incontro piacevole ed estremamente corretto tra due giocatrici la cui lealtà nei giudizi su alcune palle dubbie diventa basilare in assenza del giudice di sedia. Ad un vantaggio iniziale della mobile Punteri risponde risoluta la giocatrice di casa con colpi forti in graduale accelerazione, recuperando il gap e passando a condurre per 4-3, vantaggio che l’accompagna fino al 6-3 del primo tempo. Il gioco nella seconda frazione diventa equilibrato nel punteggio e sempre più appassionante per le giocate di livello da parte di entrambe che si avvalgono anche di turni di battuta incisivi. Nello scambio chi prende fin dall’inizio il sopravvento costruisce progressivamente il punto perchè resta difficile invertire la prevalenza della giocata. Le due contendenti corrono appaiate con applaudite iniziative fino al 6-5 a favore della Punteri (da cineteca due tweener della sedicenne poi chiusi a rete dalla 23enne avversaria). La Peres recupera con sicurezza e nel tie-break susseguente dimostra freddezza e abilità, doti che le spianano la strada verso la coppa più grande in virtù del tombale sigillo per 7-5(5).
C’è molta attesa nell’ultimo braccio di ferro nel tabellone maschile: l’udinese Mauro Commisso contro l’ormai noto argentino Gabriel Hidalgo. Fatto il vuoto nei precedenti incontri, i due danno vita ad una sfida intensa con momenti di tennis raro per consistenza e velocità esecutiva.
Il maestro friulano dimostra la sua tecnica sopraffina dando fondo a tutto l’eclettico repertorio: corse mozzafiato in orizzontale, back difensivi tramutati in colpi offensivi, avanzate verso il net per alleggerire la pressione, chop destabilizzanti per scombussolare la preparazione dello swing avversario.
Di contro il dinamico sudamericano, ex 311 Atp, cala il suo abituale tennis, fatto di forcing dal fondo con il dritto, di gittate veloci che percuotono ripetutamente gli angoli, di rovesci tagliati che spaventano il nastro, di attiva coordinazione nei recuperi: il tutto shakerato all’interno di una bruciante regolarità che gli permette di mantenere il comando dello score e di stancare gli avversari.
Possono ben dirsi appagati gli spettatori dalla vivacità e dal livello degli scambi dei due contendenti anche se la stragrande maggioranza di loro avrebbe voluto che l’anima lunga udinese incamerasse l’Open tarcentino, anzichè lasciare il titolo per 6-4 6-2 all’uomo venuto dalla lontana Concordia Entre Rios, irreprensibile agonista capace di collezionare il sesto trionfo sui rettangoli tennistici regionali.
Alle premiazioni è un soddisfatto Andrea Promoselli a fare il punto sul torneo e sul progresso strutturale in corso (palestra e terzo campo indoor) senza dimenticare di ringraziare tutti gli attori dell’avvenimento ed in particolare il 16enne Nicola Zanier, prodotto di casa e migliore tra i quarta categoria. Temi ripresi ed ampliati da Roberto Beltrame, assessore allo sport della cittadina, e da Michele Comuzzi, consigliere regionale Fitp.
Fausto Serafini