L’appuntamento Itf Women degli Internazionali del Friuli Venezia Giulia, ben sostenuto dagli sponsor Serena Wines 1881 e Acqua Maniva, regala agli appassionati spettatori un’altra occasione per vedere in azione astri nascenti che anelano l’accesso nel tennis dei massimi livelli. L’olandese Koevermans e la croata Ciric-Bagaric, finaliste dalle venti primavere, lasciano un segno tangibile sulle loro future possibilità, come rimarcato dalla loro accesa recita sul mattone tritato del Centrale, reso rovente dall’assenza di vento e da un sole senza alcuna fretta
Il tabellone principale del torneo riesce ad evidenziare il lato giovanile delle concorrenti con gli estremi che vanno dai 18 anni di Francesca Pace e Mia Ristic fino ai 33 dell’elvetica Conny Perrin. Ne deriva una media giocatrici di 23 anni con le due finaliste da poco sganciate dal gruppo delle teen-agers.
Tempi duri per le gonnelle azzurre con le sole Nuria Brancaccio e Aurora Zantedeschi capaci di progredire fino ai quarti. La campana trovava disco rosso dalla slovena di Postumia, Veronika Erjavec, quarta del seeding e vincitrice della precedente edizione, mentre la veronese incocciava nel momento magico della 24enne olandese Eva Vedder, al terzo risultato positivo.
Nel novero delle illustri eliminate spiccava la presenza della slovena Tamara Zidansek, in possesso di ranking Wta n. 120 ed alla guida del main draw, postumiana costretta a salutare precocemente la compagnia dopo aver fatto la diretta conoscenza con Anouk Koevermans.
Lucija Ciric-Bagaric, seconda del seeding in virtù del ranking n. 165 rispettava le premesse con una buona progressione di risultati, eliminando nei quarti Barbara Palicova (giocatrice ceca già con la dote di quattro successi Itf), costretta al ritiro sul 0-3 dopo aver smarrito il primo tempo per 1-6. Semifinali con curiose analogie: due concorrenti dell’Est dal ceppo linguistico affine e due contendenti con residenze olandesi abbastanza vicine.
Dallo scontro tutto Nederland tra le due bionde ragazze emergono la determinazione e l’energia della Koevermans e la pericolosità a corrente alternata della 24enne Vedder.
La prima, dopo aver subito l’irruenza della rivale nel primo parziale, diventa più precisa nelle traiettorie, incominciando a marcare stretto la connazionale fino al 5 pari del secondo parziale. Ma un grappolo di pregevoli vincenti dell’avversaria le allontana il sogno della finale con la sconfitta di 2-6 5-7.
Nella seconda semifinale partenza fulminea della Erjavez con secco 6-0 affibbiato ad una disorientata Ciric-Bagaric. A partire dal primo game del secondo set, la giovane nativa di Ragusa, ritrova la convinzione nei propri mezzi sale fino al 4-2, non si disunisce per il ritorno della slovena e fissa il 6-4 che le vale il terzo tempo. Le due continuano a lottare accanitamente per 12 game fino al tie-break che la ventenne Ciric-Bagaric fa suo con il punteggio di 8-6.
Si arriva al momento topico della gara che vale 75 punti caldi Wta e 60mila dollari di prize money . E’ la prima volta che le due affrontano una finale di questo spessore e molti dei presenti presumono che l’emozione possa attanagliare il fluire regolare del gioco.
C’è un bagaglio genetico che accomuna le due ventenni e che le preserva dai crolli emotivi delle debuttanti. L’olandese è figlia d’arte, il padre Mark è stato n. 37 Atp in singolare e 24 in doppio, ripetutamente titolare in Coppa Davis ed ha un trascorso di dirigente sportivo con il Feyenoord.
Anche Guus Koevermans, fratello di Anouk è entrato nel mondo tennistico come sport manager ed ha seguito anche la sorella come coach, anche se nella trasferta cordenonese il compito è affidato a Chris De Jong. Consigliere di lei fin dai tempi under, l’ha vista trionfare nel W50 di Otocec e recentemente esordire nella Billie Jean King Cup contro la Turchia.
Sul versante croato il prestante padre di Lucija Ciric Bagaric ha un passato giovanile di calciatore e nel ruolo di attaccante ha anche giocato in Italia con la Ternana Calcio. Trasferitosi con la famiglia dalla Dalmazia a Zagabria ha intrapreso la carriera bancaria, affidando le cure della figlia all’ex agonista Damian Peterlin, scelta che ha fruttato ben otto successi negli Itf minori.
Con questo retroterra le due iniziano a schiaffeggiare le palline senza pause di studio, caricando al massimo colpi e servizi. Koevermans veloce di piedi, batte le diagonali con il dritto filante, mentre l’avversaria sfrutta a dovere il sostanzioso rovescio, cercando di variare spesso ritmo.
Entrambe mantengono i turni di servizio fino al sesto gioco, momento che dà il via ad una sarabanda di break e controbreak che continuano anche nel prosieguo del tiebreak, dove l’olandese sfrutta gli ultimi due vantaggi per intascare il primo combattuto parziale. Forte del vantaggio la ragazza di Rotterdam riparte in piena fiducia come un rullo compressore nel secondo parziale, portandosi in un baleno sul
3-0. La croata dimostra di pagare nelle gambe un po’ legnose e l’altalenante concentrazione il tributo della sera prima di 2 ore e 20 minuti di incerta e furiosa battaglia. La Ciric Bagaric abbandona l’accorta tattica fin qui applicata ed inizia a sparare bordate di dritto e rovescio, insistendo con intuibili drop shot. Esecuzioni che le permettono di arraffare due giochi per la dispensa dello score, ma il consuntivo del match disegna in tinta orange il tombale 7-6 (4) 6-2.
Da segnalare la vittoria nel doppio dell’azzurra Aurora Zantedeschi in coppia con Cavalle-Reimers.
Premiazioni con la rappresentativa dei main sponsor, della pubblica amministrazione, della Fitp e del Coni, circondati dalla corona degli indispensabili collaboratori, il tutto sotto l’egida delle dirigenti Sabina Da Ponte e Serena Raffin.
fausto serafini