Dopo la bella vittoria sulla Francia, le azzurre vincono anche contro la Germania e si qualificano per le semifinali
Grazie al successo per 3-0 sulla Germania nella seconda sfida del rond robin del Gruppo D alle Billie Jean King Cup by Gainbridge Finals, le azzurre staccano il pass per le semifinali che mancavano dal 2014.
Sabato, a partire dalle ore 10, le azzurre affronteranno la squadra vincente del Gruppo B (una tra Australia, Kazakhstan e Slovenia).
Nel primo singolare Martina Trevisan, n.43 WTA, ha battuto 76(6) 61, in due ore e minuti di partita, Eva Lys, n.130 del ranking, dopo aver annullato alla sua avversaria un set-point nel tie-break del primo parziale.
Quindi Jasmine Paolini, n.30 WTA, ha completato l’opera superando 63 62, in un’ora e minuti di gioco, Anna-Lena Friedsam, n.115 del ranking, in un match mai in discussione.
In chiusura, con il doppio, è arrivato l’en-plein con il successo di Elisabetta Cocciaretto e Lucia Bronzetti che si sono imposte 64 67(4) 11-9, dopo quasi due ore di partita, su Anna-Lena Friedsam e Laura Siegemund, quest’ultima vincitrice delle WTA Finals di specialità la scorsa settimana a Cancun in coppia con la russa Vera Zvonareva.
Ma se contro la Germania è filato via tutto liscio senza mai grosse preoccupazioni per le giocatrici azzurre, molto più complicata era stata la giornata precedente contro la Francia.
Nel primo singolare Martina Trevisan aveva sconfitto in rimonta per 26 62 62, in due ore e 12 minuti di partita, Alizé Cornet, n.118 del ranking.
A seguire Jasmine Paolini si era imposta per 76(6) 57 64, dopo una battaglia di due ore e 39 minuti, su Caroline Garcia, n.20 WTA.
Sarebbe stato bello l’en-plein, e in effetti ci è mancato davvero poco. Ma alla fine Elisabetta Cocciaretto e Martina Trevisan hanno ceduto 57 62 10-6, in poco meno di un’ora e tre quarti di gioco, a Caroline Garcia e Kiki Mladenovic.
Le semifinali sono un risultato meritato, come sottolinea il capitano dell’Italia Tathiana Garbin: “Nulla arriva come un regalo. E’ un percorso fatto passo dopo passo. E’ da anni che lavoro con questa squadra e penso che sia in questo modo che si ottengono le cose. Sono diventata capitano del team italiano di Billie Jean Kin Cup nel 2016 ed ho iniziato a lavorare con queste ragazze quando erano molto giovani. Bisognava creare una nuova squadra visto che quella precedente stava chiudendo il suo ciclo. Queste ragazze sono cresciute lentamente ma costantemente, ecco perché sono molto felice”.
L’Italia dovrà attendere oggi per sapere chi dovrà affrontare per conquistare un posto in finale. “Che avversario preferisco affrontare in semifinale? Conosciamo bene tutte le squadre perché sappiamo da tempo quale sia la concorrenza. Ma mi concentro sul nostro gruppo, non sulla potenziale avversaria, perché non abbiamo alcun controllo su quello che quest’ultima ha fatto, fa o farà. Noi dobbiamo solo pensare a quello che possiamo fare noi – aggiunge Garbin -. Dobbiamo riposare e rilassarci in vista dell’impegno di sabato. Raggiungere le semifinali è stato un grande traguardo per noi ma penso che siamo pronte per affrontare questa sfida. Come mentalità dobbiamo essere felici per cosa abbiamo fatto, ma mai soddisfatte”.
(Fonte Ufficio Stampa FITP)