Il 17enne mancino di Ravenna, n.46 al mondo negli Under 18, ci racconta la sua prima partecipazione allo Slam australiano
Abbiamo conosciuto Federico la scorsa estate durante i tornei ITF M25 di Lesa e ITF M15 di Salerno organizzati da Sport Watchers e noi di TennisTalker come Media Partner. In questi tornei lo avevamo visto prima raggiungere la finale di doppio a Lesa, poi i quarti di finale in singolare e la semifinale di doppio a Salerno. In tutti i casi le sconfitte erano arrivate per mano dei vincitori del torneo.
Da allora abbiamo seguito la sua promettente carriera che gli ha permesso di accedere a Melbourne al main draw degli Australian Open Juniores, dove è stato accompagnato dal Tecnico Federale Giancarlo Palumbo.
Non ci siamo fatti sfuggire l’occasione di farci raccontare come ha vissuto questa esperienza davvero importante e cosa gli ha lasciato a livello di gioco e personale. Riportiamo integralmente l’intervista che ci ha rilasciato.
“È stata un’ esperienza pazzesca: dentro e fuori dal campo. L’organizzazione è stata impeccabile e siamo stati trattati come professionisti fin dal 1° giorno.”
Potresti parlarci di come ti sei preparato per gli Australian Open Juniores e quali erano le tue aspettative?
“Quest’anno ho svolto la preparazione invernale due settimane a Sassuolo e due settimane al centro tecnico federale di Tirrenia. Ho lavorato tanto ma non avevo aspettative precise, volevo solo esprimermi al meglio.”
Attualmente sei al 1019° posto nel ranking ATP mondiale e al n.46 al mondo nella classifica ITF Junior. Il livello dei tennisti che hai affrontato ti ha sorpreso o era vicino a quello dei tornei ITF a cui sei più abituato?
“Il livello dei tennisti che ho incontrato non mi ha sorpreso, ormai condividiamo il circuito da tanti anni e ci conosciamo un po’ tutti. Inoltre quasi tutti hanno rappresentato le proprie nazioni nelle competizioni di Winter Cup e Summer Cup under 12, 14 e 16 (compreso me) e quindi ci siamo incontrati varie volte.”
Ti senti pronto a partecipare ai prossimi tornei dello Slam?
“Spero di riconfermare il mio ranking o migliorarlo ed entrare quindi anche nei prossimi tornei dello Slam.
Mi sento molto motivato e sicuramente più consapevole.”
Nel singolare purtroppo non hai avuto molta fortuna nel sorteggio e ti sei fermato al primo turno. Come descriveresti la tua performance nel match contro Alexander Blockx uscito poi vincitore dal torneo e oggi numero 3 al mondo tra i giovani?
“Il mio match contro Blockx è andato via veloce, ero tesissimo, volevo far davvero bene e l’emozione mi ha sopraffatto. Per quanto abituato a manifestazioni importanti questa superava di gran lunga ogni mia aspettativa e mi sono trovato impreparato. Alexander è sicuramente più freddo rispetto a me e più abituato a questi palcoscenici a cui ha partecipato anche l’anno scorso. Io devo migliorare ancora dal punto di vista del mio “stare in campo”. Nel secondo set ho giocato meglio e ho avuto alcune occasioni anche per portarmi in vantaggio, poi qualche palla uscita di un soffio ha vanificato tutto.”
Nel doppio, complimenti per l’ottimo risultato! In coppia con lo sloveno Matic Kriznik siete arrivati in semifinale, perdendo poi anche qui dai vincitori, gli statunitensi Tien e Williams. Avevi già giocato insieme a Matic?
“In doppio sì mi sono rifatto e mi sono tolto qualche soddisfazione. Non avevo mai giocato con Matic. Ci siamo accordati qualche settimana prima del torneo, perché il compagno con cui avrei dovuto giocare ha avuto un infortunio, e credo che siamo stati bravi anche per questo. Ci siamo trovati subito bene, e abbiamo giocato dei buoni match.”
Per te giocare il doppio è, come per altri singolaristi, un modo per affinare alcuni aspetti tattici e tecnici, come ad esempio il gioco a rete, e migliorare quindi le tue prestazioni nel singolare?
“Per me il doppio è importante sicuramente per affinare aspetti tecnici e tattici ma soprattutto perché lì riesco ad esprimere liberamente me stesso.”
Quali sono i tuoi prossimi obiettivi come tennista junior e come vedi il tuo futuro nel mondo del tennis professionistico?
“L’obiettivo di quest’anno sarà partecipare agli Slam per poi passare ai Futures sperando di far bene per poi arrivare a qualche Challenger. Il mio futuro lo vedo ovviamente nel tennis.”
Siamo certi che il tuo impegno ed entusiasmo ti faranno ottenere in un futuro molto prossimo grandi soddisfazioni. Possiamo chiederti chi è il tuo giocatore preferito e perché?
“Il mio giocatore preferito è Dimitrov per la sua eleganza e perché è nato il mio stesso giorno il 16 maggio.”
Raccontaci un po’ com’è la vita di un giovane tennista come te: quali sono le difficoltà maggiori, quali i sacrifici che ti costano maggiormente e quali sono i lati positivi che ti aiutano a continuare questo percorso?
“La mia vita non è molto lontana da quella di un professionista: sto fuori, in giro per tornei per tantissime settimane e torno a casa pochissimo. Per fortuna la mia famiglia è sempre molto presente e se non sono io a tornare, sono loro che mi raggiungono.
Ho la fortuna di avere un team che si dedica con pazienza a me e un club che mi supporta a 360 gradi. Tutto ciò mi fa stare sereno e mi permette di concentrarmi sui miei obiettivi. Non esco molto, ma questo non mi pesa. Sul circuito ci conosciamo tutti e ci divertiamo, lì ci sono i miei avversari in campo ma anche i miei amici (e amiche). Quello che mi pesa è non poter dedicare il tempo che vorrei ad alcune persone. Ma ci sta, è il rovescio della medaglia! In cambio c’è l’apertura sul mondo e la possibilità di vivere emozioni uniche come quelle appena vissute a Melbourne; non ultimo la possibilità di confrontarsi continuamente con gli altri ma soprattutto con sé stessi avendo la possibilità di conoscersi sempre meglio.“
Ringraziamo Federico Bondioli per la sua disponibilità, gentilezza e simpatia, augurandogli una stagione ricca di soddisfazioni che noi di TennisTalker continueremo a seguire da vicino. Speriamo anche di incontrarlo ancora di persona alle prossime edizioni dei nostri tornei ITF di quest’anno per poter condividere con lui qualche altro momento del suo percorso verso la realizzazione dei suoi obiettivi.