La stagione sta per chiudersi, le Nitto ATP Finals si stanno giocando, ma prima dei verdetti seri c’è spazio per una tradizione ormai irrinunciabile: i Golden Rackets, i premi più ironici e “non ufficiali” del tennis maschile. Ecco com’è andata l’edizione 2025
Jannik Sinner conquista la “Most Aura”
L’anno scorso era stato eletto miglior taglio di capelli. Quest’anno, invece, Jannik Sinner viene celebrato per qualcosa di più intangibile ma riconoscibilissimo: l’aura, quella combinazione di carisma tranquillo e sicurezza che lo accompagna in campo. Sorriso timido, ringraziamento breve, zero polemiche. Sinner rimane Sinner: elegante anche quando vince un premio… che non sapeva di poter vincere.
Carlos Alcaraz domina il capitolo “capelli”
A prendersi la rivincita nella categoria più vanitosa del circuito è Carlos Alcaraz, che ha sfoggiato più tagli in 12 mesi di quanti ne faccia un comune mortale in un decennio. Lo spagnolo ha celebrato il riconoscimento con un entusiasmo quasi epico, definendo il premio “uno dei più importanti della mia carriera”. Drammatico? Forse. Divertentissimo? Assolutamente sì.
Alex de Minaur attore dell’anno
Tra i titoli più inaspettati spunta quello di miglior attore, assegnato ad Alex de Minaur. L’australiano ha messo in scena un discorso da vero veterano di Hollywood: voce rotta dall’emozione, ringraziamenti accurati e chiusura con messaggio agli studios. Se mai dovessero girare un biopic tennistico, sappiamo già chi si candida per il ruolo principale.
Shelton diventa ufficialmente “Benergy”
Se esistesse un brevetto per l’entusiasmo, probabilmente lo avrebbe depositato Ben Shelton. L’americano si prende la Golden Racket per la “Best Energy”, confermando ciò che tutti pensano già da tempo: nessuno nel tour sprigiona vibrazioni come lui. Tra battute, sorriso contagioso e un discorso a metà tra motivazionale e comico, Shelton ha conquistato di nuovo tutti.



