La numero uno del mondo recupera un break nel terzo set e resta imbattuta alle Finals di Riyadh. Decisiva la sfida di giovedì con Gauff per l’accesso alle semifinali
[1] A. Sabalenka b. [5] J. Pegula 6-4 2-6 6-3
Aryna Sabalenka ha dovuto sudare più del previsto, ma alla fine ha portato a casa la seconda vittoria su due alle WTA Finals di Riyadh. La numero uno del mondo ha battuto Jessica Pegula in tre set e due ore e venti minuti di battaglia disordinata ma intensa, mettendosi in ottima posizione nella corsa a un posto tra le prime quattro del torneo. La qualificazione, però, non è ancora aritmetica: tutto si deciderà giovedì, quando la bielorussa affronterà Coco Gauff e Pegula se la vedrà con Jasmine Paolini.
Il primo set è stato una prova di resistenza reciproca. Sabalenka ha cancellato una palla break nel game d’apertura e ha trovato il break nel sesto gioco, alla quarta occasione utile, con un diritto vincente che ha spostato l’inerzia. Ha allungato 5-2, si è fatta riprendere sul 5-4 ma, alla quinta palla set, ha chiuso 6-3 in quarantacinque minuti.
Il secondo parziale ha cambiato tono e padrone. Pegula ha approfittato di un passaggio a vuoto dell’avversaria, prendendo il break a zero nel secondo turno di battuta e consolidando il vantaggio con una precisione chirurgica. Sabalenka ha avuto due palle per rientrare nel game finale, ma Pegula le ha cancellate entrambe con tre diritti vincenti consecutivi, sigillando il 6-3 e riportando la sfida in parità.
Nel terzo set, Sabalenka è scivolata di nuovo sotto 2-1, tradita dal servizio e dai doppi falli, ma ha reagito da numero uno. Ha ritrovato il ritmo della prima, trasformando gli errori in vincenti e infilando quattro giochi consecutivi. Sul 5-3, ha servito con sicurezza e ha chiuso con un ultimo diritto in corsa, inginocchiandosi a terra in un misto di fatica e sollievo.
La vittoria è la sessantunesima stagionale e la tredicesima contro una top 10, record che solo Swiatek, nel 2022, ha saputo superare. Ora Sabalenka vede la semifinale, ma non ancora da vicino: una vittoria su Gauff le garantirebbe il primo posto nel girone e la certezza del passaggio. Una sconfitta, invece, la lascerebbe appesa al gioco dei calcoli — ad abundantiam, come direbbe chi ama i dettagli.



