Jasmine cede in due set a Coco Gauff complici i postumi dell’influenza e saluta il torneo di singolare. In pedi resta il doppio, dov’è ancora in lizza al fianco di Sara Errani
[3] C. Gauff b. [8] J. Paolini 6-3 6-2
Non sempre basta la volontà, e Jasmine Paolini lo sa. A Riyadh la ragazza da Castelnuovo Garfagnana ha lottato più con se stessa che con Coco Gauff, provando a spremere le poche energie rimaste dopo giorni di febbre e antibiotici. Ma contro la campionessa in carica obbligata o quasi a vincere per centrare le semifinali dopo la sconfitta all’esordio contro Pegula non è bastato: 6-3 6-2 in un’ora e dodici minuti, punteggio netto, anche se c’è stata più partita di quanto il tabellone potrebbe lasciar intendere.
L’inizio del match è stato un test di resistenza. Gauff ha strappato il servizio all’azzurra già nel secondo game ed è rapidamente andata sul 3-0. Jasmine, pallida ma ostinata, ha cancellato tre palle dello 0-4 firmando il gol del 3-1 e liberando un applauso spontaneo del pubblico in sala. Sarebbe stato semplice lasciar perdere, gettare la spugna e pensare solo al doppio, ma Jas non è tagliata per le rinunce. Così, mattoncino dopo mattoncino, Paolini è risalita fino al 3-4 e servizio rimettendo in discussione il parziale, ma l’aggancio non le è sfortunatamente riuscito: da 40-0, nel game successivo, la nostra numero uno si è smarrita, e il set è volato via in quaranta minuti, insieme alle ultime scorte d’ossigeno.
Nel secondo parziale la differenza di condizione atletica tra le due, già ben percepibile in partenza, si è trasformata in un abisso. Fino al 2-2, la toscana ha spinto come poteva, cercando di abbreviare gli scambi e prendere l’iniziativa. Poi Gauff ha trovato il ritmo e ha infilato quattro giochi consecutivi, chiudendo la pratica placidamente.
A Jasmine restano ora una partita di singolo contro Jessica Pegula da onorare pur senza avere nient’altro da chiedere al torneo e soprattutto il doppio, che nonostante tutto le potrebbe ancora consentire di chiudere l’anno con un sorriso largo.



