Il tedesco paga la maratona del giorno prima contro Medvedev. Jannik resta concentrato e chiude 6-0 6-1 in poco più di un’ora. “Get well soon”, il messaggio scritto dall’azzurro sulla telecamera a fine match, racchiude il significato del match
Non sempre le semifinali regalano spettacolo. Quella tra Jannik Sinner e Alexander Zverev al Rolex Paris Masters è stata una partita dall’esito chiaro fin dai primi scambi: un match a senso unico, dominato dall’azzurro, ma condizionato in modo evidente dalle condizioni fisiche del tedesco.
Sinner ha fatto il suo, come sempre. Solido, concentrato, preciso. Non ha mai abbassato il livello, mantenendo l’attenzione anche quando era chiaro che la partita sarebbe durata poco. Dall’altra parte, però, c’era uno Zverev spento, scarico, reduce da una battaglia durissima contro Medvedev durata oltre tre ore, in cui aveva salvato due match point e speso tutte le energie.
Oggi quelle energie – fisiche e mentali – non c’erano più, e si è visto. Fin dai primi game, il tedesco appariva lento nei movimenti, incapace di piazzare i suoi colpi e di reagire alle accelerazioni di Sinner. Le pause a cambio campo, per lui che solitamente è il primo ad alzarsi, si prolungavano fino all’ultimo secondo disponibile. Dopo il 6-0 del primo set, ha chiesto l’intervento del medico per controllare i livelli di insulina – ricordiamo che Zverev convive da anni con il diabete – ma la sensazione era chiara: non ne aveva più.
Sinner, da parte sua, ha gestito il match con intelligenza. Ha continuato a spingere con la consueta intensità, ma senza forzare, consapevole che bastava mantenere il proprio ritmo per chiudere rapidamente la pratica. In poco più di un’ora è arrivato il 6-0 6-1 finale.
Un punteggio pesante, ma che non va letto come misura reale della differenza di livello tra i due giocatori. Zverev ha avuto il merito di restare in campo fino alla fine, senza ritirarsi nonostante le difficoltà. Non tutti lo avrebbero fatto.
Sinner, nel suo stile sobrio, ha voluto rendere omaggio all’avversario: a fine match, sul vetro della telecamera, ha scritto “Get well soon”, augurando a Zverev una pronta ripresa.
Una semifinale povera di tennis ma ricca di fair play. domani, domenica 2 novembre alle ore 15 sfiderà Auger-Aliassime per il 5° titolo stagionale, il 22° della carriera e, in caso di vittoria, per tornare in vetta al ranking ATP.
Queste le parole sincere di Jannik al termine del match: “Sono contento di essere in finale, ma oggi Sascha non era al 100%, in difficoltà dal punto di vista fisico. Ha vinto ieri e mentalmente è stato difficile recuperare, sono stati mesi intensi. Spero si rimetta per Torino. Dal mio punto di vista sono molto felice. Auger è migliorato molto negli ultimi mesi, ha provato i suoi schemi e affrontarci è una grande occasione. E’ una finale, sarà bella. E’ un giocatore forte e una persona gentile, ma cercherò di spingermi al limite per vincere. Poi finalmente avrò due giorni libero per recuperare“.



