Il numero uno e il numero due del mondo cercano il primo titolo nella capitale francese. Tra ostacoli, incroci pericolosi e possibili scenari, ecco come potrebbero arrivare alla finale tanto attesa
Dopo l’articolo introduttivo sul tabellone generale, è il momento di entrare nel dettaglio: come arrivano Carlos Alcaraz e Jannik Sinner a questo torneo, e quale potrebbe essere il loro percorso verso una possibile finale da sogno tra il numero uno e il numero due del mondo.
Sinner, un cammino ad alta tensione in un quadrante complicato
Il debutto di Jannik Sinner – direttamente al secondo turno – non sarà banale: tra Zizou Bergs o Alex Michelsen, l’azzurro dovrà subito adattarsi al ritmo rapido della superficie indoor.
Se tutto andrà secondo le previsioni, ad attenderlo negli ottavi di finale, ci saranno Jakub Mensik o Francisco Cerúndolo, e da quel punto in poi, ogni turno sarà una battaglia. Nei quarti di finale uno dei pericoli si chiama Ben Shelton, che – se in forma fisicamente, ma è da verificare – è uno dei pochi in grado di pareggiare la potenza del servizio di Sinner. In alternativa, potrebbero esserci Andrey Rublev, avversario che sul veloce resta sempre un test pericoloso, oppure Flavio Cobolli. Sinner e Cobolli si sono appena affrontati a Vienna, ma un altro derby a noi non dispiacerebbe vederlo.
L’eventuale semifinale è un territorio minato. I nomi in quella sezione del tabellone suggeriscono: Alexander Zverev, Daniil Medvedev, Lorenzo Musetti, o Alejandro Davidovich Fokina. Ovviamente anche qui facciamo tutti il tifo per vedere un derby azzurro.
Il premio in palio è di quelli che non si dimenticano: il primo titolo al Masters 1000 di Parigi e la conferma del suo status da protagonista assoluto in vista delle ATP Finals di Torino.
Alcaraz, un cammino tecnico, ma più lineare verso la finale
Nella parte alta del tabellone, Carlos Alcaraz può forse sorridere un po’ di più: il suo percorso, pur ricco di ostacoli, appare più complicato solo dal punto di vista tecnico rispetto a quello di Sinner. Dopo il bye iniziale, lo spagnolo affronterà Sebastián Báez o Cameron Norrie, avversari solidi, ma difficilmente in grado di reggere il suo ritmo da fondo.
Dalla terza ronda, però, iniziano le vere insidie: Marozsan oppure Lehecka? Sempre ammesso e non concesso che i due cugini – Rinderknech e Vacherot – non riescano a batterli prima. In caso di successo, i quarti di finale potrebbero offrirgli una sfida contro Casper Ruud o Félix Auger-Aliassime, quest’ultimo ancora in gara per un posto alle ATP Finals.
Da lì in avanti, il livello cresce – come è logico che sia – ulteriormente: Taylor Fritz, Alex de Minaur e Karen Khachanov sono i nomi che orbitano nella sua parte di semifinale. Tutti profili da non sottovalutare, ma che Alcaraz ha già battuto più volte sul veloce.

L’eventuale finale: una sfida che il tennis vuole vedere
Il sorteggio ha reso plausibile lo scenario che tutti i tifosi aspettano: Sinner contro Alcaraz, la rivalità simbolo della nuova generazione. Due percorsi opposti che potrebbero convergere sul cemento parigino per uno degli ultimi capitoli del 2025 tennistico.
Entrambi inseguono lo stesso obiettivo: vincere per la prima volta a Parigi, consolidare la propria posizione ai vertici del ranking e arrivare a Torino con lo slancio giusto per chiudere l’anno da protagonisti assoluti.



