Altro giorno, altro traguardo per Jannik Sinner. All’Erste Bank Open di Vienna, il numero 2 del mondo ha superato con autorità Alexander Bublik per 6-4 6-4 in un’ora e 16 minuti di gioco, conquistando la 42esima semifinale ATP della carriera: un traguardo che gli permette di eguagliare il record italiano nell’Era Open
Una vittoria ai limiti della perfezione
Contro un avversario sempre pericoloso come Bublik, tra i pochi a batterlo in questa stagione, Sinner ha sfoderato una prestazione di una solidità impressionante. Non ha mai concesso una palla break e ha perso appena 5 punti in tutto il match sui propri turni di battuta, senza mai arrivare a 30 in nessun game.
La sua prima di servizio ha funzionato come un orologio svizzero: 67% di prime in campo, con 93% di punti vinti con la prima e 80% con la seconda. Ha chiuso con 8 ace, 21 vincenti e solo 11 errori gratuiti, numeri che raccontano meglio di qualsiasi aggettivo la sua superiorità.
La partita: due set gemelli da dominatore
Nel primo set Sinner impone subito il suo ritmo, costringendo Bublik a difendersi con il servizio. Il kazako annulla cinque palle break nei primi tre game, ma nel settimo Jannik trova finalmente lo strappo decisivo, grazie a risposte profonde e aggressive. Da lì in avanti, il parziale fila via liscio: 6-4 in 36 minuti, con appena due punti concessi al servizio.
Nel secondo set la musica non cambia. Sinner continua a martellare con il servizio e in risposta aumenta la pressione. Il break decisivo arriva nel quinto game: da quel momento Jannik non lascia più spiragli e chiude ancora 6-4, tra gli applausi del pubblico viennese.
Un Sinner sempre più maturo
“È sempre difficile giocare contro Bublik — ha detto Jannik nell’intervista a caldo — ho cercato di rispondere il più possibile restando solido. Sono molto felice di esserci riuscito. Il servizio è un colpo su cui continuo a lavorare: non mi sento sempre sicuro, ma oggi è andata benissimo”.
Sinner, che ha raggiunto le 19 vittorie consecutive sul cemento indoor, conferma così il suo dominio sotto il tetto: “Mi piace l’indoor perché non devo preoccuparmi del vento o del caldo. Mi sento libero di esprimermi e mi piace che i tifosi si divertano”.
Ora la semifinale con De Minaur
In semifinale, il numero 2 del mondo ritroverà Alex De Minaur, che nei quarti ha battuto Matteo Berrettini. L’australiano non è mai riuscito a superare Sinner nei precedenti (0-11), ma il match promette comunque spettacolo: “Sarà una battaglia fisica — ha dichiarato Jannik — a Pechino è stata dura, mi aspetto un’altra grande lotta”.



