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    Coco Gauff risponde a Bencic: “Dire al mio team di stare zitto non è stato rispettoso”

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    La statunitense chiarisce quanto accaduto a Pechino con la svizzera: “Non mi piace avere confronti in campo, ma non ho gradito il suo commento”. Poi la critica al calendario WTA

    Il quarto di finale tra Coco Gauff e Belinda Bencic al WTA 1000 di Pechino è stato protagonista di un lungo battibecco tra le due giocatrici. Durante il match, la svizzera ha accusato il box di Gauff di parlare nei suoi turni di battuta e, molto irritata, ha replicato “Sono troppo vecchia per questi giochi!”.

    Un episodio che ha sorpreso la statunitense, che in conferenza stampa ha voluto chiarire la sua posizione: “Non mi piace avere confronti in campo, ma non ho gradito quel commento verso il mio team. Io non l’ho sentito direttamente, me lo hanno riferito. Ho sempre avuto un buon rapporto con lei e con il suo staff, ma dire al mio angolo di stare zitto non mi è sembrato rispettoso“.

    “Non sono una giocatrice che cerca polemiche”

    Gauff ha voluto sottolineare il fatto di non essere abituata a vivere episodi simili: “Credo che in carriera mi sia capitato solo due volte. Non cerco conflitti, ma rispondo subito quando sento mancanza di rispetto. Soprattutto perché il mio team stava solo incoraggiandomi. Alla fine però sono riuscita a rimettermi a fuoco e a trasformare quella rabbia in energia positiva“.

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    Diplomaticamente ha poi voluto stemperare i toni mostrando rispetto per l’avversaria: “Ho grande stima di Belinda, è una giocatrice eccezionale e ammiro come sia tornata in alto dopo essere diventata madre. Ovviamente avrei preferito che non accadesse nulla, ma lo sport a volte porta anche questi momenti“.

    La stoccata al calendario WTA

    Gauff – in linea con quanto dichiarato da Swiatek pochi giorni fa – ha poi approfittato della conferenza per lanciare un messaggio sul tema del calendario, che ritiene insostenibile per i giocatori: “Capisco le ragioni economiche, ma dal punto di vista della salute degli atleti non è sostenibile. Con sei WTA 500, i tornei di due settimane e i Masters 1000 uno dopo l’altro prima degli Slam, è impossibile reggere. Io stessa ho dovuto saltare Washington perché non potevo affrontare anche Cincinnati e Montreal. Bisogna trovare un equilibrio che renda la stagione più vivibile“.

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