Learner Tien supera Daniil Medvedev in una partita bizzarra e raggiunge la prima finale ATP in carriera. Lo statunitense scenderà domani in campo contro Jannik Sinner
Per rendere una partita “epica” a volte non basta qualche gesto tecnico degno di nota, ma serve anche una spinta emotiva da parte degli attori in campo. Ed è proprio il caso della semifinale di Pechino appena giocata da Tien e Medvedev, il giovane rampante contrapposto al campione in declino. Ad avere la meglio oggi è stato il 19enne californiano, che dopo la vittoria in Australia a gennaio mette in cascina un’altra vittoria contro l’ex numero 1 del mondo. Ma a rendere il tutto ancor più interessante non è solo la prima finale in carriera conquistata dal giovane talento, ma anche quanto successo nel terzo set.
Dopo due parziali da montagne russe, il terzo si apre con un Medvedev in preda ai crampi. Il russo gioca con una gamba bloccata, costantemente rigida, che non gli permette di correre o di servire regolarmente. Sotto 0-1 il russo non accenna a fermarsi, Tien va in confusione e rischia di combinare il patatrac, ma interviene il giudice arbitro con una decisione discutibile. Medvedev riceve un warning per “scarso impegno”, al che viene chiamato in campo anche il supervisor per provare a placare l’ira del russo.
“Vi accanite sempre contro di me. Io sto giocando al meglio delle mie possibilità, mi ero ripromesso di stare calmo dopo gli US Open, ma ora vorrei fare una cosa brutta e se la facessi verrei squalificato“. Queste alcune delle cose dette dal russo, che comunque consapevole del proprio stato fisico la chiude lì. Tien ne approfitta per ritrovare il filo dei pensieri, dall’altro lato l’avversario è zoppo e mentalmente distrutto, così lo statunitense non può far altro che accettarne di buon grado il ritiro sul 4-0.
Come detto prima finale ATP in carriera per Tien, che avrà domani alle 08:00 (ora italiana) il suo battesimo del fuoco contro Jannik Sinner. Si parla insistentemente dei possibili giocatori che andranno a inserirsi nella rivalità fra Sinner e Alcaraz, e chissà che proprio il 19enne Tiene non possa essere uno di quegli outsider. Bel messaggio finale di Tien, che sulla telecamera scrive “Riprenditi presto Daniil“.
Il riassunto del match, Medvedev fa e disfa e alla fine…
Nel primo set parte forte Tien e si porta avanti 3-0 con due break, con Medvedev apparentemente fuori partita. Il russo però si sveglia all’improvviso e recupera un break che poi lo porta fino al 3-4. Tien allora trema di nuovo, e dopo aver annullato tre palle break ne deve subire una quarta che risulta decisiva per il 4-4. Daniil non sfrutta un set point in risposta sul 5-4, ma riesce comunque a chiudere il set 7/5 due game più tardi sempre in risposta.
Nel secondo si parte con un Medvedev in grande spolvero, che piazza un break nel secondo gioco e si ritrova avanti fino al 4-2 e servizio. Lì però qualcosa si inceppa, forse per via delle poche partite vinte quest’anno il russo trema e perde una prima volta il servizio. Tien allora ha l’occasione di riportarsi in parità, ma a sua volta riperde il servizio. Il russo però non è più lucido, sul 5-3 fallisce ancora il game di battuta e tiene a galla Tien che ora sembra più fresco. Sul 5-5 il russo perde il terzo turno di battuta consecutivo, nonostante la rimonta da un iniziale 0-40 e successivamente perde il set 7/5.
Il terzo set assume caratteristiche bizzarre, con il russo che si muove a malapena per i crampi ma che non accenna a ritirarsi. Una discussione con l’arbitro sullo 0-1 fa infuriare Medvedev, che perde anche quel poco di lucidità rimastagli. Di tennis ce n’è davvero poco in questo terzo parziale, che si chiude con il ritiro del russo sul 4-0 per Tien.