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    TennisTalker MagazineATP Hangzhou: quarto sigillo stagionale per Bublik, battuto Royer in due tiebreak

    ATP Hangzhou: quarto sigillo stagionale per Bublik, battuto Royer in due tiebreak

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    Sasha non perde un turno di battuta in tutta la settimana, conquista l’ottavo titolo ATP in carriera e sale al numero 16 del ranking mondiale, firmando il best ranking

    C’è sempre un po’ di teatro nelle vittorie di Alexander Bublik. Laria da guascone non lo abbandona mai, anche quando è in finale e in palio c’è un titolo ATP. A Hangzhou Sasha ha messo in tasca il quarto trofeo del 2025 – dopo quelli di Halle, Gstaad e Kitzbühel – portando a otto il conto complessivo della sua carriera. Lo ha fatto superando il francese Valentin Royer, arrivato dalle qualificazioni, con un doppio tie-break.

    Un match senza scossoni

    La partita è filata via come un lungo braccio di ferro al servizio. Né Bublik né Royer hanno concesso il break, costringendo il pubblico a vivere tutto sull’altalena del tie-break. Nel primo set il kazako ha approfittato di un errore di dritto del rivale, chiudendo il gioco decisivo 7 punti a 4.

    Che Bublik signori, dopo Gstaad arriva anche il titolo a Kitzbuhel

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    Il copione si è ripetuto nel secondo parziale: una manciata di occasioni da break da entrambe le parti, subito cancellate, e la sensazione che solo la lotteria finale avrebbe deciso. Anche lì Sasha ha rischiato, con un doppio fallo che avrebbe potuto ringalluzzire Royer. Ma il kazako ha rimesso le cose in ordine e sigillato il successo da par suo. Bublik il ribelle, Bublik l’inaffidabile è diventato granitico: non ce lo aspettavamo.

    I numeri che contano

    La settimana di Hangzhou resterà negli annali personali di Sasha. Il funambolo nato a Gatcina non ha mai perso il servizio dall’inizio alla fine del torneo, un’impresa che da sola basterebbe a spiegare il suo stato di grazia e che, in questa stagione, era riuscita soltanto a Taylor Fritz a Eastbourne. Con la vittoria in Cina, Bublik ha messo insieme il quarto titolo del 2025, dopo Halle, Gstaad e Kitzbühel, portando a otto i trofei in carriera. E come se non bastasse, il trionfo lo ha proiettato al numero 16 del ranking mondiale, il miglior piazzamento di sempre per il kazako. C’è anche un’altra curiosità che lo accompagna: nel 2025 solo lui e Carlos Alcaraz sono stati capaci di vincere un titolo su tutte le superfici, dal cemento all’erba fino alla terra battuta.

    Royer, la rivelazione

    Per il francese resta comunque una settimana da ricordare. Classe 2001, partito dalle qualificazioni, il giocatore da Neuilly-sur-Seine ha imbroccato la corsa della vita spingendosi fino alla sua prima finale ATP. Non ha scalfito il muro di Bublik, ma ha dimostrato di avere colpi e coraggio. Quei colpi e quel coraggio che già erano emersi nel primo turno dell’ultimo Wimbledon quando, anche lì da qualificato, buttò fuori Stefanos Tsitsipas. E va bene che la versione odierna del greco è quella che è, ma insomma Valentin può essere soddisfatto della propria estate, e del principio d’autunno che si prospetta all’orizzonte.

    IL NUOVO RANKING ATP

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