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    Federer al podcast di Roddick: “le superfici di oggi favoriscono Sinner e Alcaraz”

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    Roger Federer, ospite al podcast di Andy Roddick, ha parlato delle scelte sulle superfici che secondo lui hanno reso simili i tornei favorendo i migliori

    Roger Federer, ospite di Served celebre podcast condotto da Andy Roddick, ha parlato delle attuali superfici dei vari tornei. Lo svizzero ai microfoni dell’ex rivale e amico A-Rod ha allo stesso tempo criticato e giustificato i direttori dei tornei, che “non hanno alcun interesse a sfavorire Sinner e Alcaraz“.

    La rivalità fra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz è come sempre il tema centrale di ogni discussione attuale sul mondo del tennis. Anche Roger Federer, che fino a qualche anno fa era a sua volta sotto gli occhi di tutti per le rivalità con Nadal e Djokovic, non si è tirato fuori dal discorso. Ecco alcuni dei suoi commenti sull’attuale stato del circuito e la gestione dei tornei.

    Ai miei tempi solo 12 tornei contavano davvero. Quindi tutti giocavano sulla superficie che preferivano, e a volte non si incontravano, e quelli erano i match più belli: l’attaccante contro il contrattaccante. Adesso invece giocano tutti in maniera simile. È perché i direttori dei tornei hanno permesso, con la velocità delle palline e dei campi, che ogni settimana fosse praticamente uguale“.

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    Cambiando la velocità dei campi e delle palline, i direttori dei tornei hanno reso ogni settimana praticamente identica. Il fatto che le superfici siano così svantaggia il giocatore più debole, perché è costretto a tirare colpi straordinari per battere Sinner o Alcaraz. Se la superficie è più rapida, il match si decide su pochi punti e le sorprese sono più probabili. I direttori dei tornei si sono accorti che la rivalità fra Sinner e Alcaraz funziona benissimo e non hanno interesse a metterli in difficoltà”.

    L’ex numero 1 al mondo ha parlato anche dell’estrema lentezza della superficie di gioco alla Laver Cup 2025, assumendosi ogni responsabilità.

    Ho avuto una lunga conversazione con Reilly Opelka e gli ho detto che era anche colpa mia se il campo era così lento, perché ho contribuito in prima persona a decidere la velocità della superficie. Casper Ruud ha risposto ai suoi servizi troppo facilmente secondo me. Il norvegese è un ottimo ribattitore e ha sicuramente la chance di rispondere ai servizi di Reilly, ma ci è riuscito con eccessiva frequenza e la pallina non gli arrivava mai oltre l’altezza dei fianchi. Dovrebbe essere un po’ più complicato rispondere vincente contro uno dei migliori server del circuito“.

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